La musica è evocativa al pari di una fotografia.
Credo su questo si possano avere ben pochi dubbi.La nostra mente ed i nostri sentimenti, sono indissolubilmente legati a doppio nastro alle nostre emozioni, e che essi affiorino alla parte più esterna dell'epiderma, risulta chiaro, dal momento che alla radio, per caso, passi proprio quel pezzo. Mi è capitato stamane, mentre zonzeggiavo sul tapis roulant con le macro cuffie sulle orecchie, di risentire una canzone di una Patalice fa, di un tempo che ormai sembra essersi diluito, per congiungersi in quello che è il presente, al punto tale da non sentire nulla, se non un amaro sorriso carico di ricordi e di "ieri" nel fondo dello stomaco."Wake me up, when september ends" fu la canzone che più ascoltai quell'estate là, non volentemente, era una casualità delle radio e del successo dei Green Day. Divenne la nostra canzone, quel pezzo che non puoi separare dai gesti, dalle parole, dalla presenza, di qualcuno. È una melodia triste, sotto parole struggenti, ma a me rimandava solo a noi, e non c'era nulla di brutto, anzi, mi piaceva la profonda discrepanza tra la nostra leggerezza vitale che vivevamo, e la drammaticità che è propria della vita stessa! Quando noi non fummo più noi le cose mutarono: quel pezzo che, inizialmente, ascoltavo come il tormentone più brioso, e che si era evoluto in una tenerezza, nella quale era bello imbattersi, divenne un'agonia perpetrata e a tratti crudele, una punizione che, alle volte, mi imponevo per struggermi, ed altre volte il destino mi proponeva in una sorta di prova di forza. Sono passati gli anni, ho accumulato ricordi, ed anche qualche canzone, ma quando oggi il mio iPod ha giocato a fare lo spiritoso con chi ero, ha perso. È una canzone indelebile, che avrà sempre uno spazio indelebile dentro la testa, vicino al cuore, ma è solo una bella canzone, con bei ricordi aggrappati ad essa. Però mi ha dato spunto per pensare a come le cose cambino [...ho scoperto l'acqua calda...] e a come l'eternità sia uno spazio, alla fine, ben più definito di quanto non se ne possa dire... Così, quando ci siamo sposati, come bomboniera insieme al libro "Il Piccolo Principe", abbiamo preparato una miriade di cd homemade, con una ventina di canzoni che parlassero di noi.È stata una mia idea: l'eternità è di breve scadenza, sarebbe giusto allungarla il più possibile quando l'amore vale la pena!
...c'è la possibilità si sia stressato i miei ospiti con litanie senza fine [sebbene "E' l'uomo per me" e "Siamo la coppia più bella del mondo" siano caposaldi indiscuitibili], ma mi è tanto piaciuto associare quelle canzoni al nostro giorno, e pensare che, forse, qualcuno un giorno, sentendo quelle strofe, pensarà a noi due, emozionati innamorati e fragili nella forza dirompente del nostro amore.