L’Abf, è un nome da ricordare, si tratta dell’arbitro bancario finanziario ed è un istituto nato nel 2009 per volontà di Bankitalia.
E’ un organo collegiale indipendente che è deputato a dirimere le controversie nascenti da contratti di mutuo e di conto corrente, la procedura del ricorso a questo organismo è già stata trattata in un precedente post, in questo post, brevemente vogliamo incominciare a capire se questo strumento sta funzionando.
Nei giorni scorsi, Bankitaia, ha riportato le cifre delle questioni sottoposte all’Abf, attualmente l’istituto è stato chiamato a risolvere più di 5 mila questioni, la maggior parte delle quali al Nord Italia, il Sud, fanalino di coda in questa classifica.
In media, l’Abf, ha impiegato 4 mesi per decidere sulle controversie, il dato che lascia perplessi è che al Sud Italia, sembra che questo strumento sia “snobbato”.
I tecnici di Bankitalia asseriscono che questo fenomeno potrebbe essere il risultato del fatto che l’Abf è poco conosciuto al Sud, in effetti, però, i tecnici non spiegano in base a quali parametri sono arrivati a questa conclusione.
Tralasciando l’affare Sud che comunque meriterebbe di essere approfondito, Bankitalia ha rilevato che per quanto concerne i conto correnti, i reclami sono incentrati sulla mancanza di correttezza, diligenza e trasparenza nel rapporto contrattuale banca e cliente; per quanto riguarda i mutui, invece, le questioni principali sono quelle della portabilità del mutuo che, lo ribadiamo, è sempre gratuita.
Merita segnalare un principio importante che emerge dalle tante decisioni prese dal’Abf: nei contratti di conto corrente, in caso di smarrimento o furto della carte di credito e nell’ipotesi in cui vi sia stata pronta segnalazione alla banca di questa situazione, i pagamenti effettuati con la carta medesima non sono imputabili ai correntisti se non nel limite massimo di 150 euro.
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