Da anni ho le unghie coperte con il gel e mi trovo benissimo e non ho mai avuto nessun problema ne personalmente ne con le mie clienti. Però mi rendo conto che c’è ancora tanta diffidenza. Le domande sono sempre le solite: "Cosa succede alle mie unghie con la ricostruzione? Fa male? Mi devono assottigliare le unghie,chissà come s'indeboliscono!”. Vorrei sfatare questo mito,vediamo insieme:
Esistono tre tipi di trattamenti:
Si parla di ricostruzione quando si applica la “tip”, la punta bianca che serve ad allungare l’unghia.
Ne esistono vari tipi e s’incollano all’unghia naturale con una speciale colla e poi si procede all’applicazione del materiale, che può essere indifferentemente gel o acrilico. Si definisce scultura, invece, l’allungamento che si ottiene usando come basa d’appoggio la “cartina” o “performance form”, una sagoma adesiva che si fa aderire attorno all’unghia.
Nel caso in cui non ci sia un allungamento dell’unghia naturale, si parla semplicemente di ricopertura realizzata in gel o acrilico.
ricostruzione in gel con tip bianca
Cartina: allungamento unghia
Copertura gel unghie naturali
Ricostruzione in gel o acrilico?
Sulle unghie si può lavorare con un gel, che si solidifica sotto i raggi UV o un prodotto acrilico, quello che un tempo veniva chiamato “resina”. L'acrilico è più indicato se la persona tende a mangiare le unghie o se l’unghia è molto bombata, cioè se da lato a lato c’è una curva molto pronunciata. Inoltre, dato che il gel ha bisogno della lampada UV per solidificare il materiale si può avvertire, non sempre, un po’ di fastidio: anche in questo caso è preferibile l’acrilico. Infine, se le unghie sono molto lipidiche, cioè ricche di sostanze grasse, il gel può sollevarsi dopo alcuni giorni e, dunque, anche in questo caso è meglio sostituirlo con l’acrilico.
ricostruzione in gel
ricostruzione in acrilico
La scelta del centro:
Non mi stancherò mai di sconsigliarvi centri estetici dove le estetiste s'improvvisano onicotecniche senza avere seguito un corso specifico e aver preso il diploma. Come si può capire se siamo finite in buone mani? Cercate uno o più diplomi di specializzazione, che in genere sono appesi ben visibili nel centro estetico. Una volta entrate nel centro, verificate che l'operatrice indossi guanti monouso in lattice, per evitare contaminazioni. Poi dovrà pulire le unghie con un liquido specifico e non farvi lavare le mani: le unghie devono, infatti, essere ben asciutte per evitare che il lavoro (fatto in gel o acrilico) si sollevi a causa dell’acqua assorbita.
Le unghie si rovinano?
Un lavoro fatto a regola d’arte non danneggia le unghie naturali , non impedisce loro di respirare né le indebolisce. Chi ha la ricostruzione e vuole eliminarla, una volta fatta troverà le sue unghie esattamente come le aveva prima: belle se erano belle, deboli se erano deboli.
L’effetto deve essere innaturale?
Il risultato non è per forza innaturale e “tamarro” siete voi a decidere lunghezza, forma e colore . Una brava operatrice deve potervi garantire esattamente il look scelto. Un lavoro ben fatto non è diverso da un’unghia naturale molto curata, a meno che non preveda (applicazioni di strass o micro-sculture in resina): di profilo, lo spessore non deve essere eccessivo, soprattutto sulle punte.
Buona settimana girls!!!