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Ridagli, riecco il Golfo dei Fenici

Creato il 21 ottobre 2010 da Zfrantziscu
Rieccolo il Parco archeologico del Golfo dei Fenici. Come un fiume carsico, a volte emerge per poi inabissarsi in attesa di ricomparire. Lo ha fatto riemergere il suo padre putativo, l'archeologo Raimondo Zucca che si è lamentato con un cronista oristanese per l'incerta sorte degli 800 mila euro promessi dal ministro Bondi. Destinati agli studi preliminari distesi su tre anni, i soldi arriveranno, secondo Zucca, entro l'anno o al massimo i primi mesi del prossimo. “Serviranno a realizzare gli interventi della prima tranche. Alcuni portali fisici realizzati sulle principali vie di comunicazione, alcuni elementi semantici nel territorio del parco, che non saranno semplici cartelli illustrativi. E poi la realizzazione della prima via dei Fenici, presumibilmente quella da Torregrande a Tharros”.Ma “la società Arcus, che gestisce i fondi, ha chiesto di tornare al progetto originario. In pratica gli studi preliminari non potranno essere finanziati” afferma l'ideatore del parco. Nel sito della società Arcus (“diretta dal professore ordinario di Archeologia Elena Francesca Ghedini, sorella di Nicolò Ghedini, parlamentare del Pdl e avvocato personale del presidente del Consiglio”, come sottolinea il quotidiano) non c'è alcun accenno al Parco né risulta che sia diretta dalla dottoressa Ghedini che, anzi, non è neppure citata fra i dirigenti della società a capitale pubblico del Ministero dei beni culturali.Elena Francesca Ghedini è invece membro del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici e persona di fiducia del ministro Bondi. Ha un curriculum professionale di tutto rispetto, tale comunque da allontanare il sospetto che debba la sua posizione alla stretta parentela con l'avvocato di Berlusconi. Sono malignità coltivate da giornali che trovano buona ogni occasione per esibire il loro anti-berlusconismo e, dunque, per ciò stesso sospette. Non c'è dubbio, comunque, che la dr Ghedini sia molto influente, se non altro per i consigli e le raccomandazioni che può e deve dare al ministro. È quindi possibile, ma non ce ne sono tracce pubbliche, che essa abbia informato il dr Zucca che gli 800 mila euro sono a disposizione del “Parco archeologico del Golfo dei Fenici”. Ed è anche possibile che, nei suoi contatti, la Ghedini abbia chiesto informazioni per la risposta che alla interrogazione al ministro Bondi con cui il sen. Massidda ha chiesto lumi su alcuni reperti archeologici che presentano iscrizioni. C'è solo da augurarsi che il membro del Consiglio Superiore per i beni culturali non faccia affidamento esclusivamente sulla vulgata corrente. Perché questa è ben conosciuta in Sardegna, tanto nota che non ci sarebbe alcuna necessità di scomodare un ministro perché la confermi.

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