Magazine Diario personale

Ridere non serve a niente

Da Icalamari @frperinelli

Parafrasasando Walter Siti, mi sta venendo il dubbio che a tavola, per strada, al bar, dal parrucchiere, e in tutti i luoghi di ritrovo reali o virtuali, tutti concentrati a esercitare il nostro proverbiale senso dell’umorismo, ci stia sfuggendo il senso di tutto il resto.

uno

 Ubi minor
“Mio nipote, nove anni, risponde a una chiamata di telemarketing:
- Mi scusi, ma non sono autorizzato a parlare di queste cose. Le passo mio fratello che è maggiorenne.
L’altro, tre anni e mezzo, afferra la cornetta e ci urla dentro:
- Ploonto. Io non sono autolizzato…
A quel punto, all’altro capo riagganciano. Capisci?!”
 
“Ahahahahah”
 

due

Zuppa di risa

“Nel bar, all’ora di pranzo mi dicono:
- Oggi è il giorno del polpettone.
- Auguri! – Grido a tutto il personale.
Quelli non capiscono. Allora chiedo una zuppa.”
 
“Ahahahahah”
 

tre

 Sòcial-democrazia
“Senti senti, tre suicidi in 24 ore, Napolitano dopo i dieci saggi chiamerà Mazinga, come fecero per Alfredino, il PD fa a botte con sé stesso e intanto formula pensieri sconci su unioni proibite con il PDL.
E il Tweet più in voga sai qual’? #StayStrongGaga”
 
“Ahahahahah. Che l’è successo mo’, poverella?”

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