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Ridurre i costi e aumentare la fiducia nel mare

Creato il 29 settembre 2015 da Ecoseven @EcoEcologia

La Offshore Renewable Energy (ORE) Catapult e il CENSIS collaboreranno per lo sviluppo di un nuovo tipo di sensore per monitorare le interazioni tra i dispositivi di energia e la vita marina.

La tecnologia innovativa che sfrutta il movimento delle onde e delle maree negli ambienti offshore è un mercato emergente per il quale il Regno Unito ha un grande potenziale: questa è la prima volta che le associazioni sostenute dal governo e i centri di innovazione lavorano insieme e lo scopo di questa partnership è quello di migliorare il monitoraggio delle attività sottomarine intorno agli impianti e fornire un avvertimento quando vi è un rischio di collisione.

I processi di monitoraggio attuali sono molto costosi, visto che coinvolgono squadre di osservatori in riva al mare e un insieme di dispositivi sottomarini di ascolto, e rischiano anche di rivelarsi inconcludenti quando è molto complicato confermare dalla superficie avvistamenti di ciò che avviene al di sotto le onde. Oltretutto i regolamenti prevedono che gli sviluppatori debbano analizzare l'ambiente intorno al sito proposto per un eventuale impianto sia per due anni prima dell'installazione che durante la fase di costruzione e poi per tutto il tempo di funzionamento dell'impianto: ci si aggira intorno ai 20/25 anni di controllo.

Per questo si stanno valutando un certo numero di ipotesi e diversi sistemi di sensori, sia provenienti da altri settori industriali sia sviluppati appositamente per questo scopo, che lavorino per spiegare come si comportano gli animali marini nei dintorni delle turbine, come avvengono le collisioni, come si possono evitare. Tutta una serie di informazioni che potrebbero essere utili anche per altri dispositivi offshore, oltre che per quelli relativi al mercato energetico.

Per tutti la preoccupazione principale è la sicurezza, sia per l'ambiente naturale che per l'attrezzatura: questi sistemi di controllo rappresentano anche un modo per semplificare e ridurre i costi, aprendo la tecnologia a nuovi investitori; sono un vero e proprio equivalente sottomarino di un processo di pianificazione che la Gran Bretagna sa di dover sviluppare, viste le sue potenzialità.


EC

29-09-2015

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