Rientro a Lavoro

Da Marlenetrn
Sono uscita di corsa, senza accorgermi che stava piovendo.Ho camminato sotto i balconi, che era troppo tardi per tornare a prendere l'ombrello, schivando li scoli dell'acqua piovana e le pozzanghere.Arrivo, con i segni della pioggia sul cappotto e quelli di una notte movimentata alle prese con un pupo insonne, ben marcati sul viso, arrivo, con 5 minuti di ritardo in un ufficio che sembra nuovo. Ma non è nuovo, nuovo, solo diverso. La disposizione di scrivanie e pc è cambiata, anche le password di accesso sono cambiate, ma la luce che entra delle finestre è sempre la stessa. Sempre la stessa polvere che resta sospesa a mezz'aria e che si palesa nei raggi di sole che trafiggono i nuvoloni grigi dopo il temporale.
Un faldone di documenti, una torre di pisa molto alta, fatta di documenti, aspetta di essere archiviata. Sulla scrivania un disordine non mio, l'ordine di qualcun'altro. 
Il pupo a casa, anche la Princi è a casa con l'influenza. Se credevo di ricominciare con un pensiero, oggi me ne ritrovo ben due ad affollarmi la testa. Guardo l'orologio e tra saluti e ritardo mi sono giocata già la prima mezz'ora. mi restano altre quattro ore e mezze prime di poter tornare da dove sono venuta. 
Mi siedo e davanti allo schermo retro illuminato del pc, il vuoto. nemmeno la particella di sodio che si sente sola. Avvio il sistema di gestione e pian piano, tra una maschera e l'altra le procedure mi tornano alla mente. Mi faccio prendere dalle pratiche. Passano le ore e se li conti anche i minuti, la torre di documenti è solo un po' meno alta, ma scendere. Penne, appunti, graffette e post.it il mio ordine torna ad abitare la scrivania.
Alzo gli occhi, guardo l'orologio grande bianco con i numeri neri appeso alla parete ed è ora di andare, è ora di tornare. Non piove, tira vento e c'è il sole. 
Quando apro la porta di casa li trovo tutti e tre indaffarati. Il Socio che cucina, la Princi che travestita da fatina cerca di spiccare il volo, lanciandosi da uno sgabello e il pupo sul dondolo intendo ciucciarsi la zampa di una giraffa di pezza.
è andato, il primo giorno di lavoro dal rientro, è andato e nessuno è morto o rimasto ferito.

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