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Rieti dal paradiso all’inferno….

Da Irvi

Perdonate la latitanza ma son stati giorni un po’ frenetici,
tenterò quindi di non annoiarvi a morte con un post lunghissimo e noioso ma come ben sapete manco del dono della sintesi, al limite , saltate dei pezzi e andate dritti al punto ( come si faceva a scuola con il libro di storia ) 
E dunque…Son partita gagliarda venerdì sera per RIETI per quello che doveva essere un week di trekking selvaggio e stancante . Il week si è MAGICAMENTE trasformato in un‘orgia enogastronomica per colpa della pioggia ( con la mia immensa gioia ) .Credevo di trovare un paesino di campagna ameno e verdeggiante ma non certo di rimanere così entusiasta …Ho fatto fermare i miei poveri compagni di viaggio in duemila punti perché lo spirito del fotografo paesaggista e la smania della blogger si erano impossessati di me , ho fotografato qualunque cosa destasse la mia attenzione.
Dai vitellini, ai campi di cime di rapa , dalle oche  ai germani , dai gatti ai prati verdi, dai laghi ai fiumi , fiumi così limpidi che se non fosse stato un freddo della madonna avrei sicuramente fatto un bagnetto.
Per il bagnetto ci ha pensato la pioggia che nella giornata di sabato non ci ha proprio voluto lasciare.   Abbiamo deliberatamente ignorato la pioggia ( che si la pioggià è egocentrica , se le dai soddisfazione insiste!) e ci siam consolati pranzando in un ‘osteria piena di cianfrusaglie provenienti da tutto il mondo .
Nell'osteria ad accompagnarci ci sono stati i racconti del proprietario , 
un artista che fabbrica maschera di cuoio per il teatro e ha girato tutto il mondo , polemizzando sulla politica, sull’arte e confrontandoci tra un bicchiere di vino e un piatto di gnocchetti al pesto casalingo. I dati dell’osteria ve li metto in fondo al Post , se vi capita di passare dal lago il Salto fermatevi a mangiare un boccone, con 18 euro mangiate , bevete , chiacchierate e vi fate un tour dell’osteria che è piena zeppa di oggetti divertenti (alcuni anche in vendita) . Fra gli oggetti trovate anche un pianoforte che l’oste ci ha detto avergli regalato la troupe dell’ultimo film di Salvatores, girato proprio li al lago. Purtroppo il pomeriggio del sabato di pasqua pioveva che pareva novembre inoltrato e allora ho utilizzato il mio tempo per osservare "totalmente rapita" la mia amica Tania tirare la pasta sfoglia per fare le tagliatelle davanti al caminetto accesso ,il tutto sorseggiando vino  e scattando ossessivamente fotografie che poi ritoccavo e pubblicavo in ogni dove...
La mattina di Pasqua siamo riusciti ad andare alle cascate delle Marmore , l’aver camminato almeno un paio d’ore mi ha fatto sentire meno in colpa mentre ingurgitavo quantità indecenti di cibo, ma glisserò su questo punto e NON VI DIRO' che mi sono fatta fuori 300 grammi di gorgonzola da sola ,
NON VI DIRO' neppure che ho bevuto quantità di vino da far invidia ad un alcolizzato e non riuscirete mai a farmi confessare il fatto che ho mangiato svariate fette di colomba cioccolato e rum...
quindi per favore.. non insistete. Non posso davvero confessarlo.
Che altro dire…Ho visto ameni paesini quasi senza abitanti,
ho bevuto dalle fontane che trovavo per la strada un acqua gelida e limpida 
o in alternativa un acqua puzzolente di zolfo quando le fontane erano vicine alle terme .
Ho raccolto la rucola dal campo con le mie manine e me la sono mangiata a cena... che soddisfazione! Sono tornata alle origini per due giorni e in pace come non avrei mai creduto di poter essere in un posto dove non c'era davvero NULLA. 
Ma quel nulla è stato TUTTO per me. 
  Io che sono una convinta cittadina ho amato follemente questa tre giorni di vita bucolica. Vorrei raccontare ancora , e ancora , e ancora soffermandomi su ogni dettaglio ma rischio di essere davvero noiosa quindi scelgo di farlo attraverso le fotografie fatte che ho racchiuso nel collage sotto…
Rieti dal paradiso all’inferno….
La cosa che ha reso il ritorno a casa un mezzo incubo è stato un problema di salute di mio babbo… ricoverato e operato d’urgenza la mattina di pasquetta per un infarto ma , PER FORTUNA tutto è andato bene e a parte la paura feroce di perdere la MIA ROCCIA DI BABBINO adesso posso dire a gran voce che tutto si è risolto!
Se sono quindi meno presente sul web e se ho mancato qualche appuntamento blogghesco “ settimanale” chiedo perdono !Mi rimetterò presto in pari… 
Sempre vostra , e parecchio bucolica...
S. 
e questi sono i dati dell'osteria che vi dicevo sopra :
Osteria Fiumata 
Via salto cicolana, 94
02025 - Petrella salto (RI)
tel: 0746.558113
Di sotto la foto della trattoria per come si presenta
Rieti dal paradiso all’inferno….l'antipastoRieti dal paradiso all’inferno….
,  e uno dei tanti oggetti trovati all'interno
Rieti dal paradiso all’inferno….
   .... è una cassa vintage... (per quest'ultima  perdonatemi, è deformazione professionale! ) 
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