Nel 1997 in un modo (effetti speciali, immaginario collettivo) o nell’altro (record assoluto di incassi) Titanic ha fatto la storia del cinema. Dopo 15 anni possiamo rivederlo nella versione 3D curata alla perfezione da James Cameron. Gli 11 film che vorremmo vedere in 3D
James Cameron ha voluto portare in 3D il suo Titanic. Nel 1997 era stato un successo assoluto, un record di incassi planetario che è rimasto insuperato fino al 2010 quando, dopo 12 anni di silenzio, lo stesso Cameron ha fatto uscire Avatar.
Rimettere le mani a Titanic è stato un lavoro complesso, ma Cameron (e il suo Studio) ha una padronanza delle nuove tecnologie che gli ha permesso di regalarci una versione del film che lascia ancora a bocca aperta. Andiamo a vedere nei classici 11 punti perché è bello rivedere Titanic 15 anni dopo.
- Le sequenze subacquee iniziali ci immergono in un mondo ovattato che non ricordavamo di aver visto e ci fanno capire che stiamo per assistere ad un nuovo spettacolo;
- Il risultato è sorprendente. Se George Lucas con il primo episodio di Star Wars: La minaccia fantasma aveva fatto un restauro di facciata concentrandosi soprattutto sull’audio, qui l’immagine e i colori sono completamente rimessi a nuovo con un certosino lavoro “frame by frame” tanto da fare sembrare Titanic 3D un film girato adesso. E’ anche per questo che, mentre la versione 3D de La minaccia fantasma ha interessato quasi solo gli adepti della saga di Star wars,Titanic 3D ha avuto un gran successo di pubblico conquistando nuovi fans;
Spoiler: il Titanic affonda!
- Titanic era un film ricco e complesso non solo dal punto degli effetti speciali, ma anche da quello registico con long take e piani sequenza girati negli interni o sul ponte della nave. Le inquadrature lunghe e complesse e la profondità di campo vengono esaltate dalla terza dimensione;
- I primi piani in 3D ci mettono davvero faccia a faccia coi protagonisti. Non siamo ai livelli di Hugo Cabret di Martin Scorsese, che lo stesso James Cameron ha definito il miglior 3D mai realizzato, ma ci andiamo vicino. Tutta la parte relativa al naufragio e all’inabissamento della nave acquistano un ulteriore realismo che aggiunge drammaticità agli eventi;
- La storia d’amore è quanto di più tipico e prevedibile. La rappresentazione delle classi sociali è stereotipata e le psicologie dei personaggi sono per lo più monodimensionali. Tutti sappiamo come finirà (spoiler: il Titanic affonda!). Eppure il film è emozionantissimo: oltre 3 ore che tengono inchiodati alla poltrona. Titanic dimostra ancora una volta che la forza del cinema non è tanto nelle storie che racconta, ma nel saperle raccontare;
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Leo fa volare Kate sulla prua del Titanc (il tipico giuochino che si fa sulle navi)
Le scene del naufragio, la banda che suona, i vetri appannati della macchina, la canzone di Celine DionMy heart will go on, ma soprattutto la scena in cui Leo fa ‘volare’ Kate sulla prua del Titanic (sull’impavesata di prua o di prora per la precisione) sono entrate nell’immaginario collettivo: oggi tutti le conoscono, anche coloro che non hanno mai visto il film;
- BOXOFFICE: Titanic fu nel 1997 uno sforzo produttivo enorme (200 milioni di dollari, nel 1997), ripagato con un record di incassi (oltre 2,1 miliardi di dollari in tutto il mondo) che è rimasto imbattuto per 12 anni, fino al 2010 con Avatar(2,8 miliardi di dollari).
Dopo Titanic e Avatar, James Cameron ha affittato il deposito di Zio Paperone
Per questo restauro sono stati investiti ‘solo’ 18 milioni di dollari, ampiamente ripagati fin dal primo week end di distribuzione. Nonostante la crisi economica che sta influenzando al ribasso anche gli incassi cinematografici in tutto il mondo, al 24 aprile Titanic 3D ha incassato 54 milioni di dollari solo negli USA e in Italia fino al 22 aprile 7,5 milioni di Euro. Ora Cameron si propone di portare in 3D altri film che ritiene adatti all’operazione, tra questi ha citato Terminator, Lo squalo e Il Padrino;
- Negli anni novanta Leonardo di Caprio era un ragazzino carino che mandava in visibilio le teen ager di tutto il mondo. Dopo 15 anni possiamo dire che è riuscito a liberarsi dell’etichetta di belloccio decorativo per diventare uno dei più quotati attori di Hollywood. Ha lavorato con Martin Scorsese(Gangs of New York, The Aviator, The departed, Shutter Island),Clint Eastwood(J.Edgar), Woody Allen(Celebrity),Steven Spielberg(Prova a prendermi), Christopher Nolan(Inception) ed ora è uno dei protagonisti del prossimo film di Quentin Tarantino(Django Unchained, a Natale negli USA e in gennaio 2013 da noi) e avrà il ruolo principale nel remake de Il Grande Gatsby che sta girando Baz Luhrman. Ha avuto 3 nomination per l’Oscar (senza vincerlo) ed ha vinto un Golden Globe per The Aviator di Scorsese;
Kate mettiti comoda che ti faccio il ritrattino
- Kate Winslet prima di Titanic era semisconosciuta, ma aveva già lavorato con Peter Jackson,Ang Lee(Ragione e sentimento) e interpretato Ofelia nell’Amleto di Kenneth Branagh. Ma prima della famosa scena in cui posa nuda per farsi ritrarre da Di Caprio non se la ricordava nessuno. Chi credeva che questa parte l’avrebbe confinata al ruolo di bambolina romantica è stato smentito. Oggi Kate è una delle migliori attrici in circolazione ed ha avuto una carriera straordinaria: candidata 6 volte all’Oscar (vinto nel 2009 con The reader) e 9 volte ai Golden Globe che ha portato a casa ben 3 volte (per Revolutionary Road,The reader e per la serie TV Mildred Pierce di Todd Haynes). È passata con successo dal ruolo di ragazzina a quello di madre nevrotica in Carnage di Polanski. Nella prossima stagione sarà la protagonista del nuovo fin di Jason Reitman;
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La bella storia d'amore tra Leo e Kate diventa un po' grigia dopo il matrimonio
Dopo il ‘felice accoppiamento’ in Titanic Leo e Kate si sono ritrovati nel 2008 interpretando la coppia ormai rassegnata in Revolutionary Road di Sam Mendes. Al di là della loro prova straordinaria e matura, tutti si sono chiesti se quella è la fine che avrebbe fatto la coppia se il Titanic non avesse urtato quel maledetto iceberg;
- Titanic 3D oltre che un’operazione commerciale è anche un’operazione nostalgia. Rivedere Di Caprio e la Winslet giovani è un piacere che non può non portarci a ripensare a come eravamo e a chi era insieme a noi nel 1997. Come scritto sopra, i ragazzi del Titanic hanno superato brillantemente il passaggio alla maturità riuscendo a crescere e ad emanciparsi da quel periodo che avrebbe potuto inchiodarli allo stesso ruolo. Questa ovviamente non è la sede per fare bilanci personali né tanto meno generazionali.
11 film che vorremmo vedere in 3D
- “Metropolis” di Fritz Lang, 1927. Se in Hugo Cabret abbiamo visto in 3D i film di Méliès e dei fratelli Lumière, perché non dovremmo vedere l’universo futuristico, labirintico e alienante inventato da Fritz Lang?
- “Dumbo”, Walt Disney, 1941. L’arrivo della cicogna dalle nuvole, la pioggia, i ‘viaggi’ di Dumbo ubriaco, le planate dell’elefantino volante …
- “Un americano a Parigi” di Vincente Minnelli, 1951. Balletti, corerografie, colori sgargianti, Parigi, l’amour …
- “Ben Hur” di William Wyler, 1959. Le scene di massa, la famossissima sfida sulle bighe. Prima di Titanic era stato il film a vincere il maggior numero di Oscar.
- “Apocalypse now” di Francis Ford Coppola, 1979. Il “Cuore di tenebra” del cinema. Planate in elicottero, surf sotto i bombrdamenti, la nebbia del fiume, la giungla, la follia della guerra e del mondo, orrore, terrore …
- Blade Runner di Ridley Scott, 1982. Il distopico (e negato) futuro nel mondo dei replicanti, la pioggia, i grattacieli, la pioggia, Zhora che infrange le vetrine, la pioggia, Harrion Ford, la pioggia, uno dei finali più famosi della storia del cinema, la pioggia …
- “Fitzcarraldo” di Werner Herzog, 1982. Herzog ci ha già regalato l’ottimo 3D del recente Cave of forgotten Dreams. Rendere in 3D l’inospitale amazzonia affrontata dalla follia di Klaus Kinski sarebbe di sicuro un gran viaggio.
- “Ran” di Akira Kurosawa, 1985. Cinema grandissimo fatto di colori, castelli, battaglie, cavalieri, follie. Poi Ran è una rivisitazione giapponese del Re Lear, chi non vorrebeb vedere uno spettacolarissimo Shakespeare in 3D?
- “Salvate il soldato Ryan” di Steven Spielberg, 1988. Lo sbarco in Normandia era già traumaticamente coinvolgente in 2 dimensioni. In 3D dovrebbero almeno fornirci di un caschetto.
- “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos, 1995. Incredibili scene di massa, le nebbie, pianisequenza interminabili, movimenti impossibili, la risaluta del fiume, la guerra, l’arte. Il maestro greco non c’è più, ma con le nuove tecnologie avrebbe saputo regalarci nuove sperimentazioni.
- “The Matrix” di Andy Wachowski e Larry Wachowski, 1999. Nel 1999 portò l’ultima rivoluzione negli effetti speciali, prima dell’avvento del 3D. Ora vorremmo vederlo alla prova con le nuove tecnologie.