Dunque secondo il Comune ed AEM Gestioni, sui costi del servizio rifiuti, il Ministero avrebbe sbagliato i conti; l’amministrazione comunale si vanta di aver lasciata invariata la tarsu mentre ha aumentato tutte le tariffe immaginabili, ma definirsi, oggi, un comune virtuoso sul tema rifiuti ci pare un po’ azzardato.
La raccolta differenziata infatti è ferma al palo: nel 2011 solo al 49.13%, (quando la percentuale raggiunta a Crema è pari al 67.7% e a Casalmaggiore al 63%), il progetto raccolta porta a porta è arenato a 11.500 cittadini contro 72.000 abitanti. Meno del 15%.
Il modello gestionale ed organizzativo di raccolta dei rifiuti solidi e urbani meriterebbe una sana rivisitazione: abbiamo la quantità di rifiuti pro capite la più alta della Provincia, un inceneritore che necessita di ammodernamento e ancora non partono i lavori per la nuova discarica.
ll centro destra aveva ostentato grande un cambio di passo sul tema che ancora però non si vede, agli annunci, anche in questo caso, stentano a seguire i fatti!
A breve, pertanto , presenteremo una interrogazione per far luce su alcune questioni:
Come mai da tre anni la raccolta differenziata è ferma al palo? A che punto è l’estensione del progetto porta a porta? Quando la raccolta su tutto il territorio con sacchetti biodegradabili (mater-bi) trasparenti? quali tempi si prevedono per l’eliminazione di tutti i cassonetti nelle strade? Quando un progetto nero su bianco dell’ammodernamento dell’inceneritore?
Alessia Manfredini
Maura Ruggeri
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