“La Giunta presenti un adeguamento dell’attuale Piano regionale dei rifiuti entro il prossimo mese di giugno. All’interno del documento che è fondamentale per il futuro dell’Umbria, deve essere contenuta la soluzione più idonea ad assicurare la chiusura del ciclo”. E’ quanto chiedono all’esecutivo della presidente Catiuscia Marini i capigruppo del Partito democratico e del Partito socialista alla Regione Umbria, Renato Locchi e Massimo Buconi. Una sollecitazione, presentata per mezzo di una mozione congiunta depositata oggi, in cui si sottolinea la necessità di “tenere conto nelle scelte anche dell’esito del percorso partecipativo già avviato con i sindaci dell’Umbria”.
I due esponenti della maggioranza di centrosinistra, dopo la discussione sullo stato di attuazione del Piano tenutasi oggi in Consiglio regionale e conclusasi con la bocciatura di un documento presentato dal centrodestra, esprimono “la necessità, non più a lungo rinviabile, di rivedere le
indicazioni così come individuate nel 2009”.
In particolare Locchi e Buconi, “pur considerando insufficiente la chiusura del ciclo per mezzo del solo conferimento in discarica”, ritengono “di fatto superata la previsione di realizzare un nuovo impianto di trattamento termico dei rifiuti” mentre aprono alla “possibile produzione di
css-combustibile”.
Partendo da considerazioni relative “alla ridotta produzione di rifiuti complessivi, al graduale incremento della differenziata, agli importanti interventi di potenziamento degli impianti di preselezione e recupero in corso e, in ultimo, al mutato quadro normativo nazionale”, i capogruppo di Pd e Psi esortano la Giunta regionale a prendere in considerazione “la
possibilità di adeguare uno o più impianti esistenti di selezione e trattamento per l’eventuale produzione di Css-combustibile derivante dalla frazione di rifiuto indifferenziato non recuperabile e non riciclabile. Una modifica del Piano perseguibile – aggiungono – da realizzare a condizione che vi siano preventivamente accordi con istituzioni e soggetti autorizzati
all’utilizzo del Css prodotto in Umbria”.