Neoliberismo, libertà, lasseiz faire… Tutto ciò, quasi come nella Russia zarista quando all’eliminazione dell’istituto della servitù della gleba seguirono boom di decessi e alcolismo, finisce per essere per la maggior parte della popolazione come la finta libertà dei servi, la libertà di lasciarti ammazzare e impoverire, senza lavoro ne diritti ne protezione sociale. Pochi ci guadagnano davvero e molto, moltissimi ci rimettono con l’illusione di guadagnarci un pò in fondo.
Così le grandi istituzioni del capitalismo globale come la WTO non contemplano le tanto richieste “clausole sociali” e FMI e Banca Mondiale impongono massacri sociali e tagli della spesa pubblica senza mai rendere pubblici i dati delle ripercussioni delle liberalizzazioni forzate e dell’austherity sui redditi, sulle condizioni di vita ecc.
Per concludere faccio notare che dopo il crollo del muro di Berlino e l’apertura al capitalismo incontrollato in Russia l’età media è passata da 69 a 65 anni, il PIL nel 2000 era meno della metà di quello dell’89, a fine anni ’90 il 40% degli stipendi venivano pagati con mesi di ritardo e solo in parte, le infiltrazioni mafiose e criminali nell’economia si moltiplicarono, l’economia “ufficiale” perse terreno a vantaggio di quella nascosta, crollarono le reti di protezione sociale, aumentò a dismisura la disoccupazione, le pensioni erano pari ad 1/4 di quelle pre caduta muro. (tutti dati del manuale di Economia Internazionale di Barbara Ingham)
Nicolò Ollino