Magazine Marketing e Pubblicità

Riflessioni sul potere del marketing

Da Miroel
Finalmente mi rifaccio viva, dopo due settimane di latitanza!Sono in vena di mettere nero su bianco alcune mie riflessioni a proposito del marketing e del suo grandissimo potere; 
Già da bambini subivamo il fascino delle pubblicità: le parole, le musiche e i colori che provenivano dallo schermo magico chiamato televisione ci ipnotizzavano, dandoci sempre nuovi bisogni per la felicità dei nostri genitori. Siamo quindi stati abituati fin da piccoli a dare credito a ciò che viene pubblicizzato. Crescendo, teoricamente, l'essere umano dovrebbe sviluppare una certa facoltà di giudizio e di raziocinio ma purtroppo, sentendo certi discorsi mi sorge qualche dubbio!L'occhio critico che tutti noi abbiamo, viene oscurato dalle magie del marketing o meglio, noi lo chiudiamo poiché così non siamo costretti a pensare e a perdere tempo nel cercare prodotti non nocivi e fatti bene.
L'uomo ritengo sia un essere piuttosto pigro, se può sia adagia sugli allori aspettando la pappa pronta. Lo so, è una visione antropologica piuttosto negativa ma questo è il mio pensiero che può essere condiviso o meno! Proprio la nostra innata pigrizia viene sfruttata dalle aziende che ci propongono ad esempio in ambito alimentare prodotti pronti che non sono nemmeno da considerare cibo.Nel campo cosmetico gli esperti pubblicitari sono dei veri geni, assolutamente fantasiosi e davvero, sanno fare il loro lavoro. Prima di passare all'ecobio io stessa ero vittima degli slogan, delle confezioni colorate e dei profumi dei prodotti... Poi tutto è cambiato e trovo decisamente difficile tornare indietro poiché vi è stato un netto rovesciamento di prospettive e di atteggiamenti: se prima compravo ciò che più mi attirava a livello di profumazione e di confezione ora la prima cosa che faccio è leggere la composizione, senza nemmeno leggere gli slogan che promettono miracoli improbabili.
La cosa strabiliante, che ora mi sembra davvero incredibile è che la maggior parte delle persone si fida ciecamente dei marchi più pubblicizzati, proprio perché sono famosi! Come se il livello di fama possa essere sinonimo di garanzia di qualità... QUESTO è il potere del marketing!Quelli che pubblicizzano sono prodotti pieni di sostanze del tutto sintetiche, derivati del petrolio, siliconi, cessori di formaldeide e altre oscenità con una quota microscopica di estratti vegetali e li fanno passare per prodotti a base di estratti di xxx!
Vi racconto questo inganno famoso:Avete presente la lozione Schultz? Quella schiarente alla camomilla? Ecco, ci viene detto che è la camomilla a schiarire, che quello è un concentrato di questa pianta e per questo ci schiarirà i capelli. Giriamo la confezione, leggiamo l'INCI ed eccola lì, bella come il sole: l'acqua ossigenata! Certo, è la camomilla a schiarire.. Sì, come no!
Quello che più mi fa imbestialire è che troppo spesso vengono immessi sul mercato prodotti per bambini e neonati a base di petrolati (vedi olio Johnson baby), e ciò mostra quanti scrupoli si facciano le aziende...
Passare all'ecobio è stato un cambiamento di mentalità e mi ha resa più consapevole dei miei acquisti e anche di come agiscono le aziende... Mi ha fatta riflettere sulla psicologia di massa, su come l'essere umano viene influenzato da slogan che se analizzati razionalmente sono pure parole al vento prive di una vera sostanza.Sul forum l'angolo di lola c'è un topic dedicato alle bufale e lì sono presenti delle vere e proprie perle di marketing... Creme dai costi proibitivi (anche dai 200€ in su) che vengono utilizzate da familiari entusiaste dall'uso, quando in realtà si tratta di prodotti vuoti che non fanno nemmeno lontanamente ciò che promettono ma allora perché certe persone dicono che funzionano? Forse si auto-convincono di ciò, perché se una cosa ha quel costo DEVE per forza funzionare..
Spero che le persone inizino a diventare sempre più consapevoli, in modo da abbandonare la nostra innata pigrizia...
Grazie per esser rimaste a leggere fino alla fine,
Buona serata, Míroel

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog