Magazine Economia
Quando è stata istituita la moneta unica, in molti si chiedevano se poteva funzionare oppure no. Le problematiche disomogenee dei vari paesi erano sotto gli occhi di tutti. Per dirla tutta si potrebbe affermare che l'euro porta con se una contraddizione irrisolvibile. Quei paesi che oggi hanno grossi problemi di debito potranno anche riuscire a ridurli tagliando la spesa pubblica, ma finiranno molto probabilmente con il scivolare nuovamente nella spirale dei debiti stessi.Da http://www.courtfool.info/it_Fuori_dall_euro.htm Al giorno d'oggi per esempio, niente può impedire ai consumatori greci dal preferire i prodotti tedeschi, migliori e più economici. E se la Grecia importa più di quanto esporta il suo debito cresce. Lo stesso vale per tutti i paesi meno produttivi dell'area dell'euro; possono tagliare quanto vogliono la spesa pubblica privatizzando infrastrutture e servizi, ma non allontaneranno mai lo spettro di una nuova crisi del debitoria! In poche parole quando i consumatori dei paesi meno produttivi preferiscono migliori e più economici prodotti importati il debito esterno del paese cresce, mentre la produttività del paese decresce. Se il paese ha una sua propria valuta può svalutarla, rendendo così i prodotti importati più cari e quelli nazionali più competitivi sui mercati esteri. Il debito si ridurrà e la produttività aumenterà. La svalutazione era un sistema molto usato, prima dell'introduzione dell'euro.
Con l'euro le svalutazioni non sono più possibili e i paesi vengono messi spalle al muro dai debiti. Ma quando decidono di entrare nell'area dell'euro i paesi s'impegnano anche a ridurre il debito pubblico e a mantenere il deficit fiscale al di sotto del 3% del PIL. Se superano questi limiti gli altri paesi considerano il fatto una minaccia per l'auspicata stabilità dell'euro e decidono sanzioni per costringere il governo in difetto a prendere le misure adeguate (come e potesse esistere una soluzione adeguata). Se la situazione non migliora, gli altri paesi forniranno prestiti (che, per inciso, aumenteranno il debito esterno) a condizioni dure: ad esempio ulteriori tagli delle spese pubbliche.Non è un caso che Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda sono i paesi più duramente colpiti in questo periodo. Sul piano economico questi paesi non possono certo competere con la Germania! Quando una crisi colpisce l'euro zona salta agli occhi che si tratta di un'area non omogenea: ci sono paesi forti e paesi deboli. L'Europa ha paesi molto diversi tra di loro, con economie differenti, e con differenti capacità produttive. In effetti, è impossibile usare una moneta unica in un'area così diversificata come quella formata dai paesi dell'euro zona. Nonostante la messa in guardia degli economisti, i politici insistettero per creare una valuta unica. Si trattava solo di creare le regole e convincere i paesi a firmare l'impegno a rispettare le regole fissate. Ma firmare pezzi di carta non rende possibile quello che potrebbe essere l'impossibile. http://inoixor-traderpassion.blogspot.com/2011/01/forti-ronzii-sulleuro.html La differenza di produttività tra i paesi non è solo temporanea. Le differenze intrinseche sono legate al clima, alla situazione geografica, alla disponibilità di acqua ed energia, alla logistica, alle difficoltà di trasporto e ad altre realtà che non possono essere modificate, e sono in buona parte responsabili del successo o del fallimento delle attività economiche. Ogni paese ha sviluppato un'economia tipica, legata alle proprie tradizioni, alla propria storia. E questo significa che una sola politica finanziaria non potrà mai rispondere alle necessità di tutti i paesi, se non è accompagnata da decisioni politiche condivise. http://inoixor-traderpassion.blogspot.com/2011/01/leuropa-vista-da-roubini.html Spesso... gli Stati Uniti vengono citati come “esempio” del successo di una valuta unica. Ma la differenza cruciale è che laggiù tutti parlano la stessa lingua, e quindi la gente può trasferirsi molto più facilmente dove esistono condizioni favorevoli a un certo tipo di attività economica. In Europa, la mobilità internazionale della forza di lavoro è limitata, non solo a causa delle barriere linguistiche ma anche perché il continente è composto da vecchi paesi con gente ben radicata nella propria cultura e tradizioni. Allora meglio uscire dall'euro?Pensare che l'euro può anche non funzionare è un passo importante. Ma quello successivo lo è ancora di più. Il limitarsi a tornare alle nostre vecchie valute nazionali sarebbe una soluzione di gran lunga peggiore Certo, avremmo di nuovo una moneta nazionale, ma se vogliamo evitare gli errori del passato, avremo bisogno però di una valuta emessa e controllata dal Governo.
L'euro è la valuta della BCE (Banca centrale europea) con sede a Francoforte sul Meno (Germania). Gli azionisti della BCE sono le banche centrali dei paesi partecipanti e sono in maggioranza dirette da un consiglio d'Amministrazione “privato”Nonostante il suo carattere privato, la BCE è un organismo ufficiale dell'Unione Europea. In base all'articolo 7 dello statuto del SEBC (Sistema europeo di banche centrali) e all'articolo 107 del trattato di Maastricht, la BCE gode di completa indipendenza.Questa indipendenza non deriva da un'esigenza logica o organizzativa, ma dalla convinzione che solo banche centrali indipendenti possono gestire in modo “corretto” il sistema monetario. Cosa significa Eurolandia per i banchieri? Le banche hanno sicuramente perso un'importante fonte di guadagno con l'avvento dell'euro, le spese di cambio tra le principali valute, ma hanno in cambio una nuova fonte di guadagno molto più sostanziosa, la libera circolazione dei capitali (una precondizione per poter creare una valuta unica), che permette loro di erogare facilmente prestiti ovunque ci sia un buon profitto....SEGUE 2^ parte
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