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Riforma Mibact: in Campania nascono nuovi siti e due soprintendenze speciali

Creato il 19 gennaio 2016 da Vesuviolive

parco archeologico ercolano

Nell’ambito della riforma del Mibact, Franceschini da il via ad una nuova articolazione circa la gestione delle aree archeologiche, i parchi archeologici e i complessi monumentali del paese.

Ci sarà un bando per la selezioni di 10 figure che rivestiranno il ruolo di direttore nella gestione delle aree archeologiche autonome. Tra i nuovi istituti che godranno di tale indipendenza, ci saranno anche quelli relativi a siti campani: e si tratta del Parco archeologico dei Campi Flegrei (Bagnoli, Baia e Bacoli) e del Parco archeologico di Ercolano.

La creazione di istituti territoriali autonomi permetterà la vicinanza tra le amministrazioni e i cittadini, la semplificazione, pertanto, degli iter burocratici e di gestione.

Il nuovo assetto del ministero presentato oggi dal ministro Franceschini prevede la creazione delle ‘Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio’, le quali determinano il passaggio dalle attuali 17 Soprintendenze Archeologiche alle 39 unificate, oltre alle due speciali per il Colosseo e Pompei.

Ogni Soprintendenza comunicherà coi cittadini tramite le sette aree da cui sarà composta, che saranno: organizzazione e funzionamento, patrimonio archeologico, patrimonio storico e artistico, patrimonio architettonico, patrimonio demoetnoantropologico, paesaggio, educazione e ricerca.

Al centro del funzionamento di ogni organo ci sarà una Direzione Generale che risponderà a ogni domanda relativa all’area o al sito di gestione, che sia paesaggistica, amministrativa, tecnica o artistica. In questo modo, si suppone, sarà più semplice e meno dispersivo il flusso di comunicazione, accorciando anche i tempi di attuazione dei provvedimenti.

Gli ulteriori organi autonomi riguarderanno altri siti del paese, quali:

il Complesso monumentale della Pilotta di Parma (che unifica in un’unica gestione la Biblioteca palatina, la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale), i Musei delle Civiltà all’EUR (che unifica in una sola gestione il Museo Nazionale Preistorico e Etnografico, il Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari e il Museo dell’Alto Medioevo), il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma), il Museo Nazionale Romanoil Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, il Parco archeologico di Ostia Antica e la Villa Adriana e Villa d’Este (Tivoli).

La riorganizzazione affida, inoltre, alle Soprintendenze archivistiche la tutela del patrimonio librario, che pertanto vengono denominate Soprintendenze archivistiche e bibliografiche.

Le speranze nutrite riguardano il corretto funzionamento di tali organi, in un paese che possiede libri di storia raccontati per le strade, nei ritrovamenti archeologici e nell’eredità culturale racchiusa nelle biblioteche secolari. L’evoluzione socio-culturale ha permesso, inevitabilmente, la crescita della sensibilità civica riguardo i beni culturali e il loro mantenimento. Ogni volta che se ne parla è già un passo verso il futuro.


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