Riforma pensioni, tutte le novità
Dal 7 marzo stop a pagamenti in contante superiori ai 1.000 euro
Con il 2012 scatta anche la riforma pensioni compresa nella maxi manovra del governo presieduto da Mario Monti. A tale proposito l’Inps, l’istituto nazionale per la previdenza sociale, ha chiarito alcuni punti contenuti nella nuova norma. Le novità sono parecchie, proviamo a raccapezzarci in una marea di cambiamenti.
Sarà possibile andare in pensione dopo il compimento dei 67 anni d’età (dal 2022, quindi a pieno regine) o, è il caso della cosiddetta ‘pensione anticipata’ (sostituisce quella di anzianità), se si superano i 41 anni e un mese di contributi (per le donne) e i 42 anni e 1 mese (per gli uomini) prima di tale traguardo.
Il limite dell’aliquota contributiva massima sarà del 24,10% a partire dal 2016, nel 2017 sarà del 24,55, per arrivare al 25% nel 2018. Inoltre dal 7 marzo saranno vietati i pagamenti in contanti di importo superiore ai 100o euro.
Dal 1° gennaio 2012, viene attivata la modalità di presentazione telematica in via esclusiva – salvo il periodo transitorio – anche delle domande di pensione in regime internazionale. Inizialmente, la trasmissione telematica riguarderà le domande di pensione in regime comunitario e, successivamente, entro il 31 gennaio 2012, si estenderà alle domande di pensione presentate da coloro che hanno maturato periodi assicurativi in Stati extracomunitari convenzionati.
Le domande, pertanto, dovranno essere presentate attraverso uno dei seguenti canali: WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino munito di PIN dispositivo attraverso il sito internet, nella sezione Servizi OnLine; Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi; Contact Center Integrato – attraverso il numero verde 803164. Durante il periodo transitorio, che cesserà il 31 marzo 2012, saranno comunque garantite le tradizionali modalità di presentazione delle domande. Al termine di tale periodo, i canali citati diventeranno esclusivi e costituiranno l’unica modalità.