Noi decidiamo di prendere in andata il sentiero 721 e iniziamo a salire fino a raggiungere il letto di un torrente che attraversiamo facilmente, circondati da splendide vedute sulle pale di San Martino. Da qui saliamo a zig zag un lungo ghiaione con il sentiero sempre ben segnalato tra i sassi, e rientriamo nel bosco con ormai San Martino di Castrozza alle nostre spalle.
ghiaione
La pendenza adesso si fa più ripida, passiamo un nevaio, ricordi di un lungo inverno da poco passato, e proseguiamo fino a scorgere le impressionanti parenti della Cima della Madonnae Sass Maor. Da questo punto possiamo scorgere anche il nostro rifugio Velo della Madonna in lontananza!! Cavoli, ce n'è di strada ancora da fare! La tabella di marcia CAI indica nella cartina tre ore e mezza di percorso di solo andata ma l'impressione è che saranno un po' di più :(
rifugio in vista!
Non ci facciamo scoraggiare e continuiamo fino a raggiungere un altro immenso ghiaione situato al di sotto dell'altissima parete del Sass Maor, da dove scorgiamo più in giù il sentiero n 713 che esce dal bosco e sale sul ghiaione fino a raggiungere la forcella Cadi Sora Ronz a m 2050, punto d'incontro dei due sentieri.Ormai il percorso è fatto di sassi, massi e pietre e camminare può risultare un po' scivoloso. Continuiamo in vista del rifugio e troviamo una parte del sentiero attrezzato con fune e scalini metallici: niente panico, anzi ci aiutano moltissimo nella salita e a raggiungere la parte più alta dell'itinerario.
sentiero attrezzato
vertigini!
Ormai manca davvero poco, ancora un po' di ripida salita e dopotre ore di cammino eccoci arrivati, cotti, al rifugio Velo della Madonna a m. 2358 sul livello del mare. Mezz'ora in meno del tempo previsto!Il rifugio è posizionato su un terrazzo roccioso sotto la cima della Madonna e il panorama che si ha da quassù è qualcosa di indescrivibile: tutta San Martino di Castrozza, le cime Tognola e Lagorai quasi a portata di mano!
Oggi niente pranzo a sacco, avevamo già deciso prima della partenza di pranzare in rifugio. Già all'ingresso però troviamo ad aspettarci il menu del giorno:
strudel di mele!!
La scelta è ricaduta su gnocchi con gulash e l'immancabile strudel di mele! Il Velo della Madonna dispone inoltre di 64 posti letto per dar alloggio agli escursionisti. Escursionisti che sembra arrivino da ogni parte del mondo dato che all'ingresso conosciamo una coppia di giapponesi ospiti del rifugio da ben quattro giorni! E io che immaginavo i giapponesi l'emblema del turismo toccata e fuga!In montagna si sa il tempo cambia velocemente :( Il sole che fino a pochi minuti fa ci ha accompagnati fino al rifugio, scompare tra le nuvole e iniziamo a sentire i primi tuoni minacciosi.
Decidiamo quindi di iniziare la discesa, sempre attraverso lo stesso sentiero dell'andata fino alla forcella Cadi Sora Ronz e poi da qui prendiamo il sentiero n 713 che scende ripido a zig zag nel ghiaione fino ad entrare nel bosco.
Attraversiamo il torrente di questa mattina, saltando da un masso all'altro, fino ad arrivare al sentiero n. 724 che collega San Martino di Castrozza a Fiera di Primiero. Per fortuna il brutto tempo gira e ci salviamo dal temporale che sembrava imperversarsi sulle dolomiti. Da qui ancora un'ora e dieci per finire l'escursione!
Usciamo dal bosco e arriviamo in un vastissimo prato con vista su San Martino e Lagorai. Peccato però vedere le Pale coperte dalle nuvole :( il pomeriggio è l'ora migliore per ammirare questo spettacolo della natura, oggi però non è giornata. Vorrà dire che anche oggi la foto al tramonto della Pale sarà rimandata ad un'altra escursione. Poco male, ci sarà un'altra occasione! Possiamo però scorgere il rifugio Velo della Madonna ormai lontanissimo, un piccolo puntino in un mare di rocce, cosa che ci rende orgogliosi della nostra escursione di oggi!
siamo stati bravi, vero?
Il sentiero finisce in località Villa Col dove è presente il maso Col. Più che maso lo definirei un pugno su un occhio data la grandezza e proseguiamo a piedi fino al centro di San Martino raggiungendo così il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina questa mattina. La discesa è durante in totale due ore e mezzo e nel complesso l'escursione è stata abbastanza impegnativa sia per la pendenza che per la lunghezza, soprattutto se è da farsi in giornata.
Una piccola nota sull'itinerario: il percorso dell'andata è molto più panoramico e spettacolare di quello che abbiamo fatto al ritorno: anche se un po' impegnativo il panorama che si ha sulle pale è bellissimo! Il secondo sentiero invece è per la maggior parte immerso nel bosco e gli scorci panoramici sono ben pochi.
Prima di tornare a casa facciamo una sosta a Fiera di Primiero a trovare i miei amici di twitter dell'hotel Luis e poi un breve struscio sulla via principale per uno spritz veloce. Ci mettiamo in macchina per rientrare a casa, senza però aver dato un arrivederci a presto alle pale di San Martino:) qualche bella foto al tramonto dovrò pur farla prima o poi...