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Rigoletto Gelato e Cioccolato: sei mesi di Gelato delle Regioni e l’eredità di Expo Milano 2015

Creato il 28 novembre 2015 da Manuelacaminada

RIGOLETTOMilano, 26 novembre 2015 – Oggi, presso la Casa del Pane di Milano, Rigoletto Gelato e Cioccolato ha raccontato i risultati del progetto “Il Gelato delle Regioni” con cui ha portato l’eccellenza della gelateria artigianale italiana a Padiglione Italia nei sei mesi di Expo Milano 2015.

Cominciando dal lato più dolce di Expo, durante i 184 giorni di apertura Rigoletto Gelato e Cioccolato ha servito ai visitatori oltre 48 tonnellate di gelato artigianale, prodotto quotidianamente nei laboratori di Milano, per un totale di oltre 400mila tra coni e coppette. I nuovi gusti dedicati alle eccellenze del territorio sono quelli che hanno riscontrato il maggior successo. Infatti, ai primi tre posti delle preferenze si trovano il Cioccolato di Modica, il Pistacchio di Bronte e la Nocciola IGP del Piemonte. Complessivamente, i gusti presentati a rotazione sono stati trentasei, da quelli più classici realizzati con materie prime di eccellenza a quelli più originali come gorgonzola e zenzero, 5 qualità diverse di birra, zafferano, guanabana, guayaba, maracuja, naranjilla e tomate de àrbol, fino alla bruschetta tricolore con gelato al pesto, lardo di colonnata e pomodori secchi.

Oltre che un’eccezionale vetrina per presentare il vero gelato artigianale italiano a visitatori di ogni parte del mondo, Expo 2015 è stata anche un’occasione per fare sistema con gli altri partner di Padiglione Italia e incontrare delegazioni istituzionali e commerciali per portare all’estero quello che a livello mondiale è uno dei prodotti italiani più riconoscibili insieme alla pizza e alla pasta. Nei sei mesi di Expo, Rigoletto Gelato e Cioccolato è stato parte attiva di questo processo, organizzando o partecipando a 12 eventi speciali, incontrando 7 delegazioni estere e 33 aziende per valutare possibili collaborazioni a livello nazionale e internazionale.

Expo 2015 è stata anche una grande sfida in termini organizzativi, per gestire un’attività di produzione e logistica estremamente complessa.  Per Expo, Rigoletto Gelato e Cioccolato ha rinforzato la propria organizzazione, assumendo 14 addetti per i sei mesi della manifestazione, per un totale di oltre 11.000 ore lavorative. A quattro dei neoassunti (il 30% circa) Rigoletto Gelato e Cioccolato potrà offrire nei prossimi sei mesi un’opportunità di stabilizzazione all’interno dei punti vendita già esistenti a Milano. Ma l’obbiettivo resta quello di portare il totale delle assunzioni al 50% se sarà possibile concretizzare il progetto di Antonio Morgese, amministratore delegato di Rigoletto Gelato e Cioccolato, di ricollocare in città a Milano la struttura realizzata per Expo.

A conclusione dell’incontro, Rigoletto Gelato e Cioccolato ha presentato il nuovo gelato al Panettone in collaborazione con la storica Pasticceria Cucchi di Milano, insieme ad alcuni dei gusti che hanno raccolto maggior successo durante Expo Milano 2015: Cioccolato di Modica, Pistacchio di Bronte DOP, Nocciola Piemonte IGP, Mandorlato di Cologna Veneta, 7 Luppoli Poretti.

A proposito di Rigoletto
Dal 1997 le gelaterie Rigoletto di Milano servono gelato artigianale, preparato su ricette esclusive con ingredienti genuini selezionati,abbinando ai gusti classici nuovi gusti sviluppati in collaborazione con i migliori maestri gelatieri nel rispetto più rigoroso della tradizione del gelato italiano. Rigoletto è presente a Milano con 4 punti vendita (nella storica sede di via San Siro e in via San Marco, piazza Po e via Cola di Rienzo) impostati e gestiti con la  filosofia delle “gelaterie di quartiere”
servite da un laboratorio centralizzato, oltre a un punto vendita itinerante per eventi e attività on-the-road. Rigoletto rappresenta la tradizione del buon gelato artigianale e del cioccolato italiano a Expo Milano 2015, all’interno di Padiglione Italia, come esclusivista dell’area tematica Gelato e Cioccolato.

A proposito della Pasticceria Cucchi
Fondata nel 1936 da Luigi Cucchi e dalla moglie Vittorina, la Pasticceria Cucchi si trova sempre allo stesso indirizzo, all’angolo tra corso Genova e piazza Resistenza Partigiana, nel cuore di Milano. Dal 2002 è Locale Storico d’Italia, dal 2013 Attività Storica della Regione Lombardia e da quest’anno Bottega Storica della città di Milano. L’attenzione alla qualità è il segreto della longevità e del successo che si tramanda attraverso le generazioni, giunte ormai alla terza, allo stesso
modo delle ricette come quella del panettone: tradizione, passione e…solo gli ingredienti giusti, tra cui il lievito madre, vera anima del panettone, sensibile e generosa. Tempi lunghi, attenzione e cura costanti permettono di creare un prodotto unico per sapore, fragranza, leggerezza, capace di mantenersi uguale per settimane senza l’utilizzo di conservanti.

Intervista con Antonio Morgese, mastro gelatiere e amministratore delegato di Rigoletto Gelato e Cioccolato.

Dopo sei mesi di Expo 2015, qual è il bilancio di Rigoletto Gelato e Cioccolato su questa esperienza?
I numeri possono aiutare a raccontare questa avventura umana e imprenditoriale, ma fare un bilancio della nostra partecipazione a Expo limitandoci a questo sarebbe riduttivo e non renderebbe il quadro completo di questa straordinaria esperienza. Per una piccola azienda come la nostra ci sono altre valutazioni che sono più importanti. Ad esempio il know-how che abbiamo acquisito. Grazie a Expo in sei mesi abbiamo realizzato il percorso di crescita che normalmente un’azienda compie in cinque anni. Quando parlo di know-how mi riferisco, per esempio, ad aspetti come la logistica e la gestione del personale, che fino a oggi in Rigoletto erano un tema marginale e che invece dal 1 maggio al 31 ottobre è
diventato essenziale.
Penso anche alla collaborazione con aziende come Birrificio Angelo Poretti, Coppini Arte Olearia e Farine Varvello, solo per citare le principali. Questa è stata senza dubbio un’altra grande esperienza di Expo. Insieme a questi e altri partner abbiamo realizzato eventi sia presso la nostra area sia presso altri padiglioni e aree espositive. Per noi è stata l’opportunità di mettere alla prova con successo la nostra professionalità, caratteristica di una piccola media impresa, ma anche di accumulare esperienze che nel futuro potremo mettere a frutto nelle attività legate agli eventi.

Expo ha avuto una partenza un po’ in sordina, per poi guadagnare inerzia fino a un ultimo periodo a dir poco convulso. Dal vostro punto di vista Expo ha mantenuto le promesse?
Più che di promesse io parlerei di aspettative. C’erano delle stime, anche molto diverse, circa il numero di visitatori o i fatturati realizzabili, ma nessuno ci aveva promesso nulla. Io ricordo il clima di diffidenza, a volte al limite del disfattismo, che c’era intorno a Expo fino al primo maggio e anche durante i primi due mesi. Noi invece ci abbiamo creduto. E lo abbiamo fatto fino dal 14 ottobre del 2014, quando abbiamo risposto al bando di gara.
La nostra principale aspettativa era trovare un’opportunità che consentisse a Rigoletto di essere riconosciuta come un’eccellenza italiana. E rappresentare il Gelato di Padiglione Italia a Expo ci ha sicuramente fatto raggiungere questo bbiettivo. Avevamo poi in animo di confrontarci con realtà diverse, più grandi e più importanti di noi, per imparare e portare a casa quel bagaglio di esperienze a cui mi riferivo prima. E anche questo è un obbiettivo raggiunto. Infine le aspettative di pubblico. Ciò che volevamo più di ogni altra cosa era soddisfare i visitatori. Offrire un prodotto di eccellenza in maniera veloce ed efficiente, senza tralasciare servizio e cortesia. Chi di voi è stato a Expo ha visto il contesto e i flussi di persone con cui abbiamo lavorato, per cui per noi è motivo di grande orgoglio poter dire che anche questo è un obbiettivo raggiunto.

Se guardiamo al tema principale di Expo – “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” – il ruolo che vi eravate ritagliati era quello di ambasciatori del gelato artigianale Italiano. Pensate di essere riusciti in questa missione?
Se abbiamo avuto una certezza assoluta fin dal primo giorno era proprio questa. Rigoletto ha sempre cercato di produrre e vendere l’autentico gelato artigianale, e il Gelato delle Regioni era la sua naturale conseguenza. Con questo progetto pensiamo di essere riusciti a offrire un viaggio attraverso le eccellenze agro-gastronomiche delle regioni italiane, interpretando questa materia prima attraverso l’arte del gelato italiano. Penso che l’apprezzamento dimostrato sia dai visitatori sia dagli operatori e dai media sia stato sincero.

Per il dopo Expo, quale è l’eredità principale che rimane a Rigoletto Gelato e Cioccolato di questa esperienza?
Se possibile più di prima vogliamo crescere e diffondere la cultura del buon gelato artigianale. Il primo progetto parte proprio da Expo e dal recupero della struttura utilizzata. Circa un mese fa abbiamo presentato al Comune di Milano un progetto che prevede il reimpiego della struttura per un nuovo punto vendita che costituisca anche un modo diverso di fare impresa. Non solo business e profitto, ma anche finalità sociale. Seguendo il concetto di sostenibilità abbiamo avanzato la nostra richiesta prevedendo di destinare il 20% del fatturato di questo nuovo punto vendita al Comune perché lo impieghi in attività sociali. Subito dopo penseremo all’allestimento di un nuovo laboratorio di produzione per fare fronte alle collaborazioni commerciali che abbiamo sviluppato in questi mesi, nuovi spazi per i corsi di gelateria destinati a chi si è fatto ispirare dal Gelato delle regioni, mentre ci prepariamo a portare Rigoletto anche all’estero.

A proposito di Antonio Morgese
Nel 1997 Antonio Morgese si trasferisce a Milano per rilevare insieme alla futura moglie la storica gelateria Rigoletto di via San Siro, che dal 1955 è il presidio milanese del gelato artigianale di qualità. L’attività viene sviluppata come “gelateria di quartiere” che serve generazioni di clienti affezionati.

In questi anni Antonio Morgese arricchisce le proprie competenze frequentando corsi di gelateria e iniziando a collaborare con i migliori maestri gelatieri italiani come Sergio Colalucci, e iniziando a sperimentare nuove ricette. Nel 2010 espande le proprie attività imprenditoriali: viene aperto il secondo negozio in piazza Po e, successivamente all’ingresso nella compagine sociale di Marco Enrichetti, i punti vendita di via San Marco nel 2012 e via Cola di Rienzo nel 2013, che si affiancano alle attività per catering ed eventi. Attualmente è consigliere Assofood Milano e ALGA – Latterie Gelaterie ed Affini e Gruppo Gelatieri di Milano e Provincia.


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