I prossimi post voglio quindi dedicarli a una categoria che potrebbe intitolarsi “Facciamoci del male” e ci farà balzare indietro nel tempo per stilare un impietoso confronto tra passato e presente.
E il primo balzo è quindi di dieci anni: è il salto più corto e indolore, ma anche quello che ci mostra come fossero già presenti i semi di una crisi destinata a esplodere. Il 2004 infatti era l’anno della diffusione di multisale nuove e climatizzate destinate a rimanere vuote: curioso vedere che nell’arco di dieci anni non si è fatto nulla per cambiare le cose. Ma il 2004 era anche l’anno dell’affermazione dei sequel con quel Shrek 2 che fu il maggior incasso dell’anno. E fu lì che i produttori capirono le potenzialità del sequel: stessi personaggi, stesse dinamiche, qualche aggiunta e una sceneggiatura che proponga il modello originale senza troppo impegno. Non che i sequel fossero nati allora, gli anni ’80 e ’90 ne contavano diversi, ma è dalla metà del decennio scorso che ogni operazione commerciale di successo ha sequel, prequel o reboot che diventano puntualmente i film su cui gli addetti ai lavori puntano di più, ed è questo il vero sintomi di crisi artistica.
Il 2004 era
però l’anno di un sequel del tutto particolare: Kill Bill Volume 2 di
Tarantino, in realtà parte di un progetto unico diviso in due. E qui c'è poco da aggiungere.
Per quanto
riguarda il cinema di qualità il 2004 fu anche l’anno di un piccolo film ai
tempi ignorato da noi e destinato però a rimanere nella memoria di molti: The
Eternal Sunshine of the Spotless Mind di Michel Gondry tradotto miserabilmente in Se mi lasci
ti cancello.
Ma il 2004 fu
l’anno in cui si distinse, in quanto a premi e consensi, un perfetto esempio
di cinema di qualità adatto a tutti: Million Dollar Baby di quel Clint
Eastwood, che proprio quest’estate, alla veneranda età di 84 anni ha deciso di
confrontarsi con un genere per lui nuovo, il musical ed è stato punito e
ignorato per questo: chi ha visto Jersey Boys alzi la mano.
E per finire, in un panorama italiano che toccava forse il suo periodo più buio si faceva strada, con Le conseguenze dell’amore, quel Sorrentino appena incoronato dall’Oscar.
![[Rubrica: Italian Writers Wanted #12]](https://m22.paperblog.com/i/289/2897898/rubrica-italian-writers-wanted-12-L-cIVqIF-175x130.png)





