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Rimandati

Da Iaota

Voi che volevate assediare l’Università Bocconi e dite di avere a cuore il futuro dei giovani, voi non avete idea di chi ci sia all’interno di quell’ateneo.

Molti ragazzi Bocconiani non sono figli di avvocati, molti vengono da realtà non molto diverse dalle vostre. Fanno parte di famiglie che rinunciano a cambiare macchina, a viaggi all’estero e molto altro perché hanno deciso di investire sulla loro più grande risorsa: i loro figli. Non so voi, ma io questo lo trovo ammirevole. Ci sono ragazzi che sudano sette camice pur di mantenere la borsa di studio, ce ne sono altri invece che hanno richiesto il mutuo studente, questo significa che appena inizieranno a lavorare i loro stipendi serviranno a pagare le rette degli anni che hanno passato sui banchi.

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In Bocconi ci sono ragazzi come me e come te. C’è chi è sempre innamorato, c’è chi è un tifoso sfegatato, chi è appassionato di musica e chi invece di teatro. C’è chi non ha una mente particolarmente scientifica, ma cerca di rimediare a questa sua ‘mancanza’ sfondandosi di studio. C’è chi si fa un’ora di viaggio sia con la pioggia che con il sole. Ci sono studenti stranieri, ma anche studenti italiani. C’è chi viene da grandi città e chi invece viene da piccoli paesini sperduti. Ci sono studenti che hanno dei sogni, ma c’è anche chi ancora non è poi così sicuro di cosa vuole fare ‘da grande’. Ci sono studenti che non vogliono fare il notaio o il finanziere, ma che sanno che per raggiungere il loro obiettivo l’economia potrebbe essere loro utile.

Non generalizzate mai troppo, specialmente se non sapete chi avete davanti. In Bocconi ci sono ragazzi normali che cercano di costruirsi un futuro, ragazzi che condividono molte delle vostre paure.

Ognuno ha diritto a manifestare, ma abbiamo tutti diritto allo studio, in Bocconi oggi sono stati fortunati, la loro giornata si è potuta svolgere in tranquillità con l’unica differenza che lungo il perimetro universitario era pieno di polizia. Altri atenei non sono però stati così fortunati e la manifestazione non ha permesso loro di svolgere le loro normali attività, qui è venuto meno il loro diritto allo studio. Manifestate, ci mancherebbe, ma ricordate che tutti hanno dei diritti che devono essere rispettati e inoltre le manifestazioni si possono portare avanti anche senza interrompere il normale corso delle attività di terzi.


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