Magazine Informazione regionale

Rimborso lavorativo al consigliere provinciale da 9.658 euro l’anno; chi deve pagare?

Creato il 18 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Questa suona male: oltre 9.650 € dalla Provincia alla Fondazione Benefattori Cremaschi, ospizio di diritto privato che vive di rette e di finanziamenti regionali, per pagare le giornate lavorative di un consigliere provinciale nell’intero anno 2012.
Nel caso si tratta di Eugenio Vailati del Pd, consigliere provinciale e dipendente della Fondazione di Crema. Stona il rimborso dal pubblico al privato: se tutti i consiglieri dovessero essere rimborsati così (e probabilmente lavorano tutti o quasi) il costo per l’ente pubblico si aggirerà sui 300mila euro l’anno. Come se l’esercizio della volontà del popolo sovrano comportasse un lusso, unavoce tra le spese (!) dell’ente pubblico.
Il consigliere provinciale come tale, benché eletto, viene compensato per le giornate lavorative perse proprio per fare politica come vuole l’elettorato.
Lo Stato fa eleggere i propri rappresentanti e per fargli svolgere attività politica rimborsa i loro datori di lavoro: l’attività politica così è considerata in negativo, una sottrazione di risorse, un impegno da rimborsare.
Viene in mente il caso di Matteo Piloni a Crema, rimborsato dal Comune per le ore di lavoro perse come dipendente del Pd e oggetto per chi scrive di una polemica insistente e priva di buon senso, poiché la politica è una professione che richiede preparazione culturale e qualità personali. I politici capaci fanno funzionare lo Stato, quelli incapaci ci rovinano le giornate.
In futuro però questi rimborsi saranno eccessivi. Se è la capacità di spesa dell’ente pubblico a garantire l’attività amministrativa e politica il condizionamento è insostenibile.
Sarebbe bello se esistesse un altro sistema di rimborso, per esempio una patrimoniale sull’esercizio della democrazia. Redditi elevati, oltre i 75mila euro ad esempio, e patrimoni consistenti, sul milione di euro, dovrebbero pagare il prezzo dell’esercizio della democrazia, che prevede tra l’altro la redistribuzione della ricchezza, quindi ulteriori prelievi a danno di tali predatori di danaro.
La Repubblica italiana tutela i cittadini? Lo farà imponendo patrimoniali ai detentori di enormi patrimoni, non certo bersagliando i contribuenti più malandati!

20130418-011355.jpg

45.284834 9.845882

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog