(Rimembranze) Zio Zeb non è il fratello di mio padre...

Da Valentediffidente

Io della mia infanzia, a parte la povertà e le nottate sotto la neve a vendere fiammiferi, ricordo qualche cartone come Capitan Harlock, Goldrake, Marco dagli Appennini alle Ande. Non ho mai avuto pupazzetti di Harlock, magliette di Goldrake o cartelle griffate Marco delle Ande. I cartoni erano tali, storie da seguire. Punto. La pubblicità stordente non era poi così stordente. Ricordo anche Hazzard, Wonder Woman, Il mio amico Arnold e i giochi con gli amici. Giochi creativi come il meccano, il mio primo microscopio e il piccolo chimico (con il quale riuscii a rovinare il tavolo in noce del soggiorno), i lego Technics e il subbuteo. Ma la cosa che ricordo con più piacere, ero un po' più grandicello, erano i pomeriggi con mio padre a guardare Alla Conquista del West. E lo ricordo con piacere perché ci mettevamo sulla poltrona rossa, quella grande in sala. Ed io in braccio a lui, sembravo un mora in una siepe immensa. E ricordo il suo respiro e le sue spiegazioni sui pionieri americani, gli indiani, le carovane e di come ci gasavamo quando Zio Zeb (si parlava tanto di Zio Zeb che ero convinto che sarebbe venuto alla mia comunione o al mio compleanno per regalarmi uno scalpo!), prendeva a cazzotti qualcuno. Che poi a me degli indiani e delle carovane non fregava niente, però, mi piaceva stargli seduto vicino, strizzato nella poltrona rossa, con il suo braccio forte intorno alle spalle e sentirlo respirare.http://feeds2.feedburner.com/PiccoleVitalitDiUnaMorteQuotidiana


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