Continuano le voci su un possibile rimpasto nella giunta Gismondi in attesa del fatidico 2012, che sarà anche l’anno della fine del mondo per i Maya ma soprattutto sarà l’anno della fine del divieto a ricandidarsi per Gianni Basso. Quale delle due profezie sia più nefasta è difficile a dirsi, fatto sta che cominciamo ad essere piuttosto sicuri che l’attuale Amministrazione Comunale, se mai mangerà il panettone, difficilmente assaggerà la colomba.
Così cominciano a delinearsi i due schieramenti interni alla maggioranza: da una parte i falchi, capitanati da Basso appunto, con Ranalli e Giacobbi importanti pedine in seno alla giunta e, dall’altra, le “colombe” (faccio un po’ fatica a definirle così), fedeli al Sindaco, che trovano sponda in Di Battista e La Porta tra gli amministratori ma contano anche l’appoggio in consiglio di Di Chiara. Tra questi leggo con stupore il nome di Lucentini che in realtà tutto sembra meno che colomba ma, evidentemente, dovrà vendicare la defenestrazione dello scorso anno a favore di Giacobbi. Dove si collochi in tutto questo gioco Venanzi non è dato sapere ma viste le amicizie storiche di suoi consanguinei predecessori in Consiglio non è difficile immaginarlo.
E difficile da immaginare è anche il futuro di questa coalizione nel caso vi sia una crisi che porti alle elezioni. Come si potranno ricucire certi rapporti che già da adesso sembrano irrimediabilmente compromessi sembra misterioso. Ma la politica, si sa, è arte antica e per pochi avvezzi, e riserba sempre impensabili sorprese agli elettori mortali. Rimane comunque un dato oggettivo l’importanza assunta dal gruppo di Ubaldi in tutto il gioco pre-elettorale: ago della bilancia della competizione, potrebbe indebolire entrambe gli schieramenti in caso rimanesse da solo come per l’ultima tornata dando ogni pronostico per incerto. In caso di alleanza con il centro-destra ne sancirebbe l’immancabile vittoria, in caso di quella ventilata e piuttosto incredibile con il centro-sinistra non si può dire: parliamo di fantascienza, non di scienza.
Luca Craia