Habemus i primi nomi!
Quindi, la montagna ha partorito il proverbiale topolino, visto che La Rosa e Miceli rimangono al loro posto, così come Tringali.
A che servivano allora le dimissioni? Un “atto di fede” nei confronti del Sindaco? O, per usare un termine emerso da poco, un atto di sottomissione nei confronti dello zar?
Quel che sorprende sono le altre due nomine, che coinvolgono due persone che hanno avuto forti contrasti con l’Amministrazione (uno in quanto opposizione, l’altro quale fuoriuscito dalla maggioranza).
Probabilmente è il gesto distensivo che sancisce la pax fra ex avversari.
Il che, sia chiaro, è cosa assai nobile, che litigare per dei personalismi mentre la gente fa la fame è sinceramente inopportuno.
Ora bisognerà vedere se e chi farà quel passo indietro, come auspicato dal Consigliere Cultrera, che dimostri la genuinità del nuovo accordo politico, rinunciando in toto all’indennità di carica e mettendo a disposizione i soldi risparmiati per opere sociali.
Restate sintonizzati.
Andrea Uccello
Archiviato in:Amministrazione