Magazine Talenti
«Ola... sì, ciao amore, sì, dormivo ancora... no, no, no, hai fatto benissimo tesoro.
Sì... sì predo il treno più tardi... mah, pensavo dopo pranzo, con calma...
No, oggi niente scuola, certo... beh non mi sarei mai mossa se non avessi avuto la giornata libera.
Lì, com’è il tempo?
Alice?
Dai coprila bene che poi stasera, dopo scuola, va a danza.
Io sì, tutto bene.
... Ma no, ma no, non abbiamo sbevazzato più di tanto, siamo stati in un locale, quello che ancora resiste, il primo Pub a nascere e il primo a sparire da questa città...
Monica dorme, sì, sì sta qui, dorme ancora.
Sì, partiamo assieme.
Dimmi...
Ma certo che c’erano tutti... anzi no, scusa... mancavano Giuliana, e Titti.
Mah... già tanto che eravamo in venti.
Giuliana è a casa che ha la figlia con gli orecchioni e il marito in volo... sì, è ancora in Alitalia lui, grazie a Dio.
Titti lo sai... mah, lei... lei è sempre stata una così schiva, non ama immergersi nel passato, odia feisbuc e nemmeno ce l’ha... lo sapevo che Titti avrebbe dato forfait, ma sì... io sono felice sì.
Incontrarli tutti assieme è stato emozionante come il giorno della maturità, forse di più.
Paolo? No, Paolo alla fine l’ha lasciata a casa sua moglie... è venuto con l’amante! Ah... ah... ah... credimi tesoro, quel ragazzo è senza vergogna! Ha quasi cinquant’anni e si comporta esattamente come allora, una al mese ed è felice.
Sì, è ancora carino anzi, come dice Anna è un gran figaccio. Ieri è arrivato su una due cavalli d’epoca... da urlo. Sì, ci ho fatto un giretto sul Lungomare, sai che non resisto a certe macchine.
... ma oggi non hai l’incontro con Trovato? Beh tesoro, allora tanta merda! ... Cosa? Ma no, ma stai tranquillo tesoro mio, il progetto è bellissimo e la sua azienda ha bisogno di idee così, di flessibilità delle macchine, possibilità che sia tutto multitasking...
Vai sereno, amore. Chiama mia madre piuttosto, e dille di passare a prendere Alice alle quattro.
Sì, lo so che ci vai tu, ma metti che ritardi, che ti scordi... lo so, lo so, ma con una giornata come questa può anche capitare no?
Guarda... io ho un treno ogni ora, penso che me la prenderò comoda, visto che ci sono, volevo comunque andare a trovare Giuliana e salutarla, poi volevo andare da Lucia.
... come non ti ricordi di Lucia...
quella grassottella tutta pepe... ma sì, la tipa che al matrimonio di Dado ha fatto quel tale casino. Ah, ecco, e certo, come si può dimenticarla?
Ma no, ma stai tranquillo...
Ma che ti viene in mente, ma certo che sono qui con Monica, vuoi che te la passi? Ma stai scherzando? Veramente vuoi parlare con lei?
La sveglio?
Ah... ecco.
Dai non è che ogni volta che capita un’occasione così dobbiamo fare tutta questa manfrina? Ma certo che anch’io sono gelosa... ma... ma sì, ma... ma io non sto dicendo niente, è solo che lo trovo assurdo che dopo più di vent’anni tu abbia ancora problemi con Claudio.
Ma è sposato...
...ma come “che cazzo c’entra”?
C’entra amore mio!, ci sono ancora persone che come noi pensano al matrimonio nel modo giusto e non come un lavoro a tempo determinato... sì, sì, Claudio è uno di quelli, sì, ieri non faceva che mostrare a tutti le foto della piccola Chicca.
Che vuol dire che l’ha chiamata come me... ma no... ma l’ha chiamata come sua madre, Francesca Romana... e va bene, e va bene, come vuoi tu: l’ha chiamata come sua madre perché si chiamasse come me!
Ma certo che a sapere che dovevi fare tutte queste storie non ci sarei venuta!
...ma dai, ma ti prego, dimmi che stai scherzando... se vuoi la sveglio così ci parli! Guarda che mi fai fare una figura di quelle che difficilmente mi riprenderò... allora te la sveglio?
Monica?... Moni?... ah... ti sei ripreso? Meno male tesoro mio che non mi pare carino non aver fiducia in tua moglie. E poi così, davanti a tutti... beh certo che se lo sa Monica poi lo sanno tutti... e sai che prese per il culo?
Ok bambinone mio... sì, ti chiamo appena so quale treno prendo.
Ma sì, dai, tanto chiamerai ancora duecento volte... ti bacio tesoro... ciao, a dopo... ciao amore... sì anch’io, tanto... a dopo, ciao...».
«Sempre così geloso?»
«Lascia perdere... è dotato di sesto senso... »
«Dio mio che bello averti rivista...»
«Riprendere il discorso da dove l’avevamo lasciato... »
«Anni fa sarebbe stato diverso... »
«Anche per me Monica»
«Ma potevi passarmelo no?»
«Baciami e basta, non perdiamo altro tempo...»
«Ti amo Francesca»
«Anch’io piccolina... ».
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