A parte le condizioni meteo, di cui non ho nessun potere decisionale, nell’orto di quest’anno ho qualche rimpianto. Uno in particolare, perché avrebbe allietato le serate invernali. A cosa mi riferisco? Alla zucca. Quest’anno non ne ho piantato nemmeno un seme, e dunque addio a quei buoni risotti arancioni, con la zucca chioggiotta!
Peccato. E non solo perché la zucca mi piace, sia nella forma sia nella sostanza, sia nel suo immaginario culturale, nei simboli e miti di questo grosso frutto, ma anche perché, quando hai un orto, non puoi rinunciare a certi prodotti stagionali, che allietano corpo e spirito, e sono il giusto nutrimento per la nostra salute, soprattutto in funzione del periodo dell’anno. Come sapete non è un caso se i musulmani non mangiano carne di maiale. Prova a farti le salsicce nel deserto a 40°C all’ombra! Tu te lo puoi permettere, forse, ma il tuo corpo no. Grida di vendetta, e ha ragione! Tutte quelle norme religiose che trattano di cibi proibiti, che troviamo sia nella Bibbia che in altri testi sacri delle religioni di tutto il mondo, sono prima di tutto delle norme sanitarie. Il mondo è cambiato in 2.000 e più anni, e forse anche i cicli stagionali. Ma se possiamo avere in qualsiasi momento frutti e cibi da tutte le parti del mondo, un po’ di buon senso ci serve ancora. E se hai in mano l’ultimo iPhone ciò non significa che il mondo ti appartiene e puoi avere tutto dal mondo. Sei tu che appartieni al mondo! È un concetto diverso. Un po’ di logica di buon senso ci manca nella nostra società mass-mediale. Siamo carenti di queste semplici cose, purtroppo…
Ognuno di voi faccia come crede, ci mancherebbe, ché non voglio imporre niente a nessuno, ma in un ristorante – di quelli con gli chef con la C maiuscola, mi avevano proposto di assaggiare – a Dicembre! – le ciliegie fatte venire apposta dal Cile. No, guardate, grazie tante, ma non le voglio. Primo non è periodo di ciliegie, poi saranno sì buonissime, non lo metto in dubbio, ma qui vicino a Vicenza c’è Marostica, che oltre per il castello e gli scacchi, è conosciuta anche per le sue ciliegie, basta aspettare che siano pronte. Quelle cilene le assaggio se vado in Cile! Punto!
Scusate per il piccolo sfogo, sarà forse per il rimpianto della zucca, o forse perché ciclicamente in questo blog ci metto una predichetta, tra un post e l’altro… pazienza, quest’anno la zucca andrò a comperarla dall’ortofrutta. Spero che almeno voi vi siate presi per tempo!
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