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Rimpianto di quel mondo… antiveline degli anni Cinquanta

Creato il 14 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Eravamo negli anni 50. Le ragazze uscivano di chiesa, e riversandosi sul sagrato cantavano a squarciagola”Fate largo brava gente, su lasciateci passare, chè c’è il mondo da rifare… “.

Le suore accompagnano gli operai a Roma in occasione dell'Anno Santo 1950

Le suore accompagnano gli operai a Roma in occasione dell’Anno Santo 1950

Erano le giovani dell’ Azione  Cattolica Femminile, che credevano davvero nel loro ideale. Poi venne l’Anno Santo del 1950 e gli entusiasmi verso Pio XII (Papa Pacelli), con Carlo Carretto e Luigi Gedda. Caricavano il mondo giovanile maschile. Ancora
le giovani, sempre piene di entusiasmo e scatenate più che mai, cantavano, dirette verso Roma per partecipare all’ Anno Santo:” Giovinezza, che avanzi ardita e lieta. e della chiesa sei la nuova aurora…..”

Ed era quasi una gara con i giovani di AC che a squarciagola replicavano “Per l’ itala terra, dai campi e dal mare, a Roma ci chiama il Supremo Pastor…”. C’erano anche i più giovami, gli Aspiranti, che di rimando  esclamavano “L’anima bianca ci colora il volto, splendono gli occhi al fiorir sei sogni, soltanto a Cristo noi dareno ascolto…”.
Ma c’erano anche le giovanissime, contraddistinte con i colori bianco, rosso, verde, che si facevano sentire con quel ” Noi siamo giovani,siam giovanissime, le apostolissime dell’ ardente carità.. Noi siamo pazze, siamo pazzissime, ma siam buonissime…..”.Le loro mamme ne erano entusiaste e cantavano con loro, come fossero adolescenti.Era un mondo giovanile scatenato, con i baschi verdi in testa ai giovani e quelli color ruggine per le ragazze. Poi ecco il ritorno da Roma ed i giovani cantavano ” Da Roma or ci guida l’Estremo Pastor”. Ci fu anche qualche scontro, anche se solo verbale, tra i giovani caricati sui camion e i rossi che li sfottevano. Era ancora il tempo di Peppone e Don Camillo. Il fervore era forte, come anche la tensione nervosa. Mentre c’erano giovani che appendevano i manifesti della Dc, altri coetanei, del fronte opposto, cercavano di impedirlo, scuotendo la scala appoggiata al muro…Poi si rincorrevano i canti con la gara dei dischi in
piazza:. A volte arrivava prima Bandiera Rossa, altre volte Biancofiore..
Era una lotta. Ed intanto il sagrestano di Regona suonava le campane durante il comizio dei comunisti, finchè il parroco stesso lo fece smettere.
Chissà:ora si ride a quei ricordi. Ma era meglio quel mondo un po’ strano ma ricco di “passione politica” e “religiosa”, o l’attuale mondo delle veline?

Giulio Zignani

Ovviamente vincono con un quattro a zero morale gli anni Cinquanta, nel bene e nel male. Non tutto è perduto: alcuni autorevoli esponenti di Azione cattolica sono nel Pd (ndr).


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