E' il secondo romanzo di Suzuki che leggo. Questo libro, Ring, ha ispirato una serie cinematografica horror di qualche anno fa, ma vi assicuro che si discosta parecchio da tali film, da cui traggono solo spunto per far saltare gli spettatori dalla sedia.
L'ambientazione è quella degli anni ottanta. Un giornalista scopre per caso che quattro ragazzi, più o meno della stessa età, sono morti nello stesso medesimo istante, a causa della stessa medesima patologia.
Incuriosito, impiega poco tempo per scoprire che i quattro ragazzi si conoscevano vicendevolmente, e che avevano passato assieme una breve vacanza in un Resort poco distante da Tokyo, cinque giorni prima di morire.
Decide di andare a visitare il resort. Chiede di alloggiare nella medesima stanza, e lì vi trova altri indizi, che lo conducono a una videocassetta. La guarda. Il messaggio è inquietante, e contiene una minaccia (la stessa che compare nei film horror). Morirai tra cinque giorni se... solo che il messaggio che spiega come fare per sopravvivere è stato cancellato dai ragazzi (a posta, per divertimento) registrandoci sopra uno show televisivo.
Se all'inizio il giornalista è pure lui convinto che il video sia uno scherzo, mano a mano che investiga si rende conto che tale filmato non è da prendere alla leggera... e da lì comincia la caccia agli indizi per capire come fare a salvare la propria pelle, quella dei suoi collaboratori che hanno visto la cassetta, e persino quella della sua famiglia, che ha guardato il video spinta dalla curiosità, in un momento in cui lui non era presente.