Secondo l’Italia e altri sette Paesi Europei, l’Ue dovrebbe fissare obiettivi seri e concreti sulle rinnovabili al 2030
L'Unione europea dovrebbe fissare un obiettivo sulle energie rinnovabili per il 2030. A chiederlo sono Italia, Francia, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda e Portogallo, alla Commissione europea, che il prossimo 22 gennaio presenterà le sue proposte su clima ed energia. Entro il 22 gennaio, infatti, l’Ue intende dare vita ad una strategia energetica che tenga conto degli obiettivi già fissati per il 2020, ovvero ridurre del 20% le emissioni di gas serra rispetto al 1990, portare al 20% la quota delle rinnovabili nel consumo di energia, aumentare del 20% l'efficienza energetica.
Fissare ‘Un target per l'energia rinnovabile rafforzerà la competitività europea e porterà più crescita e occupazione’, sostengono nella lettera all’Ue il ministro dell'ambiente, Andrea Orlando, e i colleghi degli altri sette Paesi Ue. Una posizione decisamente in contrasto con la Gran Bretagna, che, come la Polonia, per il 2030, chiede un unico obiettivo sul taglio dei gas serra.
Secondo le prime indiscrezioni, la Commissione europea da tempo nel pacchetto clima ed energia 2030, prevederà una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 e di una quota del 30% di consumo di energia da rinnovabili.
gc
08-01-2014