Il Rinoceronte è un'icona africana, come gli altri animali appartenenti al gruppo dei "big five" (leone, leopardo, elefante e bufalo). Complessivamente (sono quattro le sottospecie) il Rinoceronte Nero è stato, a partire dal 1996, classificato dall'IUCN (il massimo organismo mondiale per la conservazione della natura) tra le specie a critico rischio di estinzione. Infatti, nel 1995 furono censiti nel continente 2410 rinoceronti neri (ovvero il 97,6% in meno rispetto alle due generazioni precedenti). Nel 2010, anche a seguito di alcuni programmi di conservazione, il numero è aumentato a 4880 esemplari. E' da notare che secondo alcuni studi i rinoceronti neri erano all'inizio del secolo scorso oltre 850 mila e nel 1960 circa 100 mila. Resta però una situazione difficile a causa del bracconaggio il quale stermina questi animali per utilizzarne i corni. I corni di rinoceronti sono usati nella medicina tradizionale cinese e similmente all'avorio per ricavarne oggetti ornamentali. Negli ultimi decenni si è diffusa la credenza (non supportata scientificamente) di un'azione antitumorale della polvere dei corni, la quale ha fatto aumentare il mercato illegale.
Erano 4 le sottospecie di rinoceronte nero, che si differenziano essenzialmente dalla forma e dimensione del corno oltre che dal labbro, una di esse si è recentemente estinta.
Da Wikipedia (marrone=nativo, rosa=reintrodotto, nero=estinto)
Un'altra sottoscepecie è il Rinoceronte Nero Sud-Occidentale (Diceros bicornis bicornis) è l'unico della famiglia classificato dall'IUCN come vulnerabile, poichè il suo numero, dopo aver toccato gli 890 esemplari nel 1995 è oggi giunto a 1920 ed è stato reintrodotto, con successo in Sudafrica. La maggioranza degli esemplari vive oggi in Namibia.
Il Rinoceronte Nero Orientale (Diceros bicornis michaeli) è invece il più raro della famiglia. Sono stimati circa 740 esemplari (in Tanzania e Sudafrica), sicuramente in aumento rispetto ai 498 del 2001. E' una specie a critico rischio di estinzione.
Lo scempio..... dalla rete
Infine, è stata dichiarata estinta "sperimentalmente" l'8 luglio 2006, la sottospecie di Rinoceronte Nero Occidentale (Diceros bicornis longipes). Gli ultimi esemplari erano presenti in Camerun, ma dopo aver sperato per lungo tempo (nel 2000 erano stati contati 10 esemplari) che qualche esemplare si fosse salvato (da cui la prima definizione di sperimentale), nel novembre 2011, ci si è dovuti arrendere all'evidenza: il rinoceronte nero era sparito dall'Africa occidentale.L'avidità umana, che trova in questo caso declinazione con il bracconaggio illegale, assieme alla difficoltà di contrastare sul campo e legalmente questo scempio, ha privato l'umanità di una specie animale sopravvissuta per millenni (la sua struttura è decisamente antica) e che, con la sua gigantesca mole, occupava gran parte delle savane dell'Africa centro-occidentale.
Ecco la scheda della Lista Rossa dell'IUCN del Rinoceronte NeroEcco la pagina dell'International Rhino Foundation
Ecco il Rapporto Annuale 2011 sulla situazione dei Rinoceronti nel Mondo
Ecco la pagina dell'African Rhino Project, per la conservazione di questi animali
Foto del rinoceronte nero su ARKive
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