Fedele compagno di viaggio, sei stato una spalla sicura in molte mie trasferte: la tratta Bologna-Livorno e viceversa macinata per anni insieme, Firenze, Milano, Londra e perfino Roma, io e te.
Mi mancherete anche voi, abiti&Compagnia bella che, insieme al mio borsone, avete deciso di abbandonarmi.
Addio giacca nera di H&M, compagna di numerose mattinate di studio in biblioteca e di serate allegrotte
Addio gonna nera lunga, mio pezzo forte di questo autunno/inverno 2011-12, mi mancherai moltissimo, eri perfetta; e addio gonna nera asimmetrica comprata pochi mesi fa a Londra, indossata solo tre misere volte
Addio decolletes nere con zeppa H&M, fidatissime amiche di tutti i giorni, indossate senza tregua dalla mattina... alla mattina dopo; e addio mocassini neri in cavallino, regalo della mamma, sig.
Addio abito nero in velluto, cortissimo e con gonna svolazzante, senza maniche e con colletto alto. Di te non ho foto, ma non potrò mai dimenticare il come mi facevi sentire appena uscita da una puntata di Nonèlarai. Come te nessuno mai
Addio body nero a maniche corte, indossato solo una volta, a Milano per l'appunto, e addio vestito nero di Ralph Lauren comprato all'usato, che mi facevi sempre sentire come Victoria nel film delle Spice Girl con il suo "the little Gucci dress"
Addio t-shirt a righe trasparente, anche tu trovata ad un banco dell'usato e subito adottata dalla famiglia
Addio mia adorata camicia floreale di chiffon, comprata per due soldi all'usato, tu mi mancherai più di ogni altra cosa: eri il mio cavallo di battaglia, il mio pezzo forte, la punta di diamante del mio guardaroba.
Addio maxi pochette nera in finta pelle, comodissima e perfetta per ogni occasione, e addio LoveBox della Durex, regalo azzeccatissimo da parte delle mie coinquiline (tutto qui)
Addio camicia crop, ultimissimo DIY della sottoscritta, eri entrata da poco nella mia vita ma già ti consideravo come una figlia; addio anche a te, pantalone nero a vita altissima, ritrovato in casa dopo anni e anni di indifferenza, appartenuto a mia sorella quando andava alle medie (adesso ha 33 anni, fate voi due calcoli).
E addio asciugamano sporco, mutande usate, calzini puzzolenti, calze e autoreggenti malconci.
Addio numerosi free press collezionati avidamente in tre giorni selvaggi per le strade di Milano, inclusi gli abbondanti biglietti da visita dei negozi in cui sono entrata e di cui volevo parlarvi. E Dio solo da cos'altro che adesso mi sfugge. Mannàggia a me, mannàggia.
E con questo post ho voluto commemorare il mio disperso borsone rosso, caduto in disgrazia dopo LA TRAGEDIA di lunedì pomeriggio. Cristo che giramento di scatole enorme. Non sono una che copra vestiti un giorno si e l'altro pure, e sono di gusti difficili, anche un po' esigente, per questi motivi tengo tantissimo ad ogni capo del mio armadio, poiché lo ritengo "unico" e scelto with love. Per non dimenticare, inoltre, che sono "solo una materialista, gelosa delle mie cose perché non ho nessuno a cui attaccarmi", come usava dirmi mia sorella anni fa.
Rido per non piangere. Per un po' mi lamenterò vergognosamente per questa storia e i miei piagnistei sul fatto di "non avere niente da mettermi" saranno ancora più insopportabili. Giuro, un mesetto al massimo e poi non aprirò più l'argomento (credo). Giustificatemi, abbiate pietà di me, sopportatemi.
Vediamola così, ho fatto buon viso a cattiva sorte: un modo più che alternativo per rimpiazzare le solite "foto dei miei outfit".
Altre foto di me al prossimo smarrimento bagaglio.
BORSONE ROSSO FOREVER IN MY HEART.
C.