Era solo qualche giorno fa quando guardavo su Rai5 la Quinta Sinfonia di Beethoven diretta da Claudio Abbado con la Berliner Philarmoniker
Cercavo di imprimere nella memoria i suoi gesti e le sue espressioni, studiavo le sue mani.Tutto il corpo era preso da una vibrazione interiore, da un'ondata di energia.Così quando ieri ho appreso della sua morte per me è stato un duro colpo.80 anni, da tempo conviveva con una grave malattia.Non l'ho mai visto dal vivo però da tempo sapevo del suo grande impegno di introdurre la musica classica ai giovani, ai lavoratori, di far capire che questo tipo di musica non è qualcosa di elitario, non è solo roba da salotti.Guardando il suo curriculum si possono vedere premi, riconoscimenti, tutte cose che possono fare onore, ma credo che ciò più gli fa onore è il suo impegno per quanto riguarda la cultura, un impegno costante per svecchiarla, per toglierla dalla polvere come è successo per la riapertura del Teatro Massimo di Palermo da anni chiuso.
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E poi... come dimenticare Pierino e il lupo di Sergej Prokofev con la collaborazione di Roberto Benigni?
Grazie Maestro.