Franco Simonelli / Body Building, Esercizi / allenamento, body building, compagno, esercizi, fitness, forza, resistenza, tecnica, workout / 0 Comments
È una tecnica da applicare soltanto dopo avere raggiunto l’esaurimento concentrico nella serie con le ripetizione standard.
Consiste nel farsi aiutare da un compagno, per completare la ripetizione dopo il cedimento attivo, che alleggerirà il carico spingendo quel tanto che basta da permetterci di realizzare il movimento.
Al fine di un’applicazione ottimale della tecnica delle ripetizioni forzate è necessario:
- potere disporre di un partner attento e molto sensibile, che dovrà intervenire nel preciso momento (né prima né dopo, pena la perdita di una parte dei benefici e soprattutto l’impossibilità di quantificare lo sforzo profuso) in cui il soggetto non è più in grado di completare la ripetizione;
- conoscere l’arco di lavoro del muscolo target, nel caso si applichi la tecnica delle ripetizioni forzate ad un esercizio complesso, per evitare di inserire l’aiuto in una parte del movimento in cui lo sforzo risulti essere deputato all’azione di un muscolo secondario (vedremo più avanti l’applicazione tecnica di questa affermazione);
- non eseguire più di 2-3 ripetizioni forzate per serie;
- limitare l’uso di tale tecnica ad un massimo di 2-3 serie per gruppo muscolare;
- utilizzare una frequenza molto rarefatta degli allenamenti con le forzate, al massimo una seduta ogni microciclo di 7-9 giorni (ma è molto meglio, specialmente per i meno dotati, limitarsi ad un allenamento ogni 2-3 settimane).
È importante ricordare sempre che si tratta di una tecnica intensissima, con la quale è molto facile oltrepassare la sottile linea che divide un allenamento produttivo per l’aumento della massa muscolare, da un work-out non recuperabile che ci condurrà incontro ad un inevitabile superallenamento.
L’applicazione della tecnica delle ripetizioni forzate si adatta, in teoria, a tutti gli esercizi del body-buitding. Le capacità istintive di un buon partner giocheranno a favore dell’ottimizzazione di questa tecnica. L’aiuto al momento giusto è fondamentale, e deve essere calibrato in maniera misurata rispetto alle reali necessità del soggetto. Troppe volte sì assiste ad esecuzioni paurose, nelle quali il partner solleva metà del carico sull’attrezzo. Due le possibili cause: la prima è l’immodestia o l’esibizionismo di chi pretende di sollevare pesi che non gli competono; la seconda è l’incapacità del partner di alleggerire soltanto del necessario la resistenza dell’attrezzo.
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