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Riportiamoli a casa....

Da Astonvilla
RIPORTIAMOLI A CASA....Un attacco al contingente italiano di Herat è stato lanciato nell’ovest dell’Afghanistan. Almeno 15 italiani sono rimasti feriti nell'attacco compiuto contro la base del Provincial Reconstruction Team di Herat. Si parla di una persona in gravi condizioni. Al Jazeera ha riferito di 4 morti, e la polizia afgana parla di due persone morte e altre 26 ferite. La sola voce ufficiale del governo italiano è quella del sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto : «Possiamo rassicurare le famiglie, non ci sono morti tra i soldati italiani». Lo ha detto su Rai Radio 1 riferendosi all’attacco al Prt italiano a Herat, in Afghanistan. «L’attacco è stato in varie parti della città, anche al palazzo del governatore. Ci sono stati dei feriti tra gli italiani. Appena avremo notizie dall’ospedale interno alla base daremo notizie», ha concluso. S'è trattato di due o quattro kamikaze entrati in azione contro la base del Provincial Reconstruction Team italiano (Prt) di Herat.
Un portavoce dei talebani, Qari Yousouf Ahmadi, ha rivendicato l’assalto affermando che quattro kamikaze hanno attaccato la base. Un testimone dell’agenzia Reuters riferisce di aver visto i corpi di diversi militari con uniformi straniere e del fumo provenire dalle vicinanze della base.
Dopo l’azione dei kamikaze, sette uomini armati sarebbero riusciti a penetrare nella base del Gruppo di ricostruzione provinciale (Prt) di Herrat City, sotto responsabilità italiana. Lo riferisce Tolo Tv. Gli scontri, aggiunge l’emittente, sono continuati a lungo mentre sul posto è giunto un gruppo di teste di cuoio della sicurezza afghana. Si sono sentite almeno tre forti esplosioni ed è segnalata l’esplosione di altri due kamikaze vicino alla Blood Bank street e al Chawk-e-Cinema. Tutta l’area è stata isolata, indica ancora Tolo Tv, mentre la popolazione è in preda al panico
L’attacco armato è avvenuto vicino ad un edificio utilizzato in collegamento con la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato). Il portavoce della polizia cittadina, colonnello Abdul Ahmadi, ha parlato di due forti esplosioni, seguite da una sparatoria. Gli scoppi, ha precisato, hanno investito il quartiere di Jada-i-Mahtab, e causato un fuggi fuggi fra la popolazione civile. Ahmadi segnala che dopo il duplice attentato è scoppiata una sparatoria.
«È vero - ha detto un portavoce del contingente italiano - c’è stato un attacco, e stiamo raccogliendo informazioni. Quando avremo chiara la situazione dirameremo un comunicato». La provincia occidentale afghana di Herat è base del Comando regionale occidentale (RC-W) dell’Isaf, sotto responsabilità italiana.

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