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Ripost: Si parla d'altro per non parlare della corona

Creato il 14 marzo 2010 da Patriziacaffiero

figura

Parlando d'altro ha sfiorato i bordi della figura nascosta sotto l'altra figura.
Sotto l'altra figura.

Oh, avesse fatto più attenzione.
Se fosse stata sincera.

Avrebbe sentito il colpo di ritorno celato nella propria ragione quando ammoniva,severa:

- cerchi tuo padre in quegli uomini precocemente imbiancati!

ombre

Quando si vive insieme si spartiscono compiti così come il corridoio divide bene le stanze, come la scriminatura degli uomini che sono stati giovani negli anni cinquanta.

La madre sempre parlava, se il padre sempre taceva.

era

Ma Lia trovava ritagli di giornale -la terza pagina della Gazzetta del Mezzogiorno - impilati per lei nel cassetto.

Prima, lo sentiva attardarsi ogni sera con i dischi preferiti in salotto.
Per questo, dopo, scelse in fretta l'ouverture del Tannhauser; brani di Gounod, di Wagner fece suonare per lui nella camera della malattia terminale.

impronta

Nascose il viso quell'uomo mite dietro il cuscino; una mano coprì metà volto- sopra il finale del Faust, che lo portava lontano, in anticipo su tempi già un po' troppo stretti

FAUST
Viens, suis-moi, je le veux!

MARGUERITE
Anges pure, anges radieux,
Portez mon âme au sein des cieux!

MÉPHISTOPHÉLÈS
Hâtons-nous! L'heure sonne!

FAUST
Viens! Suis-moi!

Ripost: Si parla d'altro per non parlare della corona

Lo trascinarono via a mezza estate-, obbligando gli amici a rientrare di corsa dal mare per il funerale.

Restò di lui poco o niente: impronte di polpastrelli sulla pila ingombrante dei vinile.
Neppure una poesia aveva scritto, dopo i vent'anni.
Bastò una lavatrice a cancellare il suo odore dal grande lenzuolo usato per ultimo.

voce

Restò un fotogramma di voce: una fiaba registrata per le sue tre bambine negli anni settanta.


Il video

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