In queste settimane Riprendiamoci Roma partecipa attivamente alla raccolta firme a sostegno della delibera di iniziativa popolare promossa dal blog Cartellopoli, comitati di quartiere e altre associazioni. Per tre weekend consecutivi, i nostri volontari del blog, insieme a quelli di Cartellopoli e a qualche forumista di Skyscrapercity, hanno raccolto firme a Villa Pamphili, ascoltando e recependo la rabbia della gente verso un fenomeno di cui tutti hanno, letteralmente, le palle piene. Nei confronti di questo problema abbiamo visto un consenso unanime e assolutamente trasversale. Gente che, spontaneamente, dopo aver visto le foto dello scempio, si avvicinava al tavolino chiedendoci di poter firmare. Abbiamo raccolto testimonianze di persone che quotidianamente assillano i vigili chiedendo la rimozione degli impianti abusivi, di gente che vorrebbe legare la sommità del cartellone al proprio suv e poi dare gas per poterlo sradicare dal terreno. Gente che prospetta di trasformare i cartelloni in una lunga teoria di torce ardenti, simbolo della rabbia del popolo romano che si ribella ai barbari invasori e dell'anarchia che governa stati d'animo ormai esasperati. Chi non si è fermato a firmare (e, credetemi, sono stati davvero in pochi) non lo ha fatto per diversi motivi. Da chi non crede che le firme possano servire a qualcosa ai disillusi totali. Ma tutti hano convenuto con noi: i cartelloni sono orrendi, pericolosi e Roma è l'unica città in Europa stuprata da una simile barbara, selvatica forma di pubblicità. Un consiglio al Sindaco: non sottovaluti la rabbia della gente. Di esasperati, di gente con gli occhi iniettati di sangue, ne abbiamo visti parecchi. In tre weekend abbiamo raccolto quasi 1000 firme. Nonostante la pioggia. E nonostante i vigili, come sempre inflessibili e ben disposti a rompere i coglioni alla brava gente. Ma pazienza. Il traguardo ormai è vicino. Se la delibera arriverà in discussione si giocherà a carte scoperte, e chi voterà a favore dei cartellonari resterà col cerino acceso in mano.
In queste settimane Riprendiamoci Roma partecipa attivamente alla raccolta firme a sostegno della delibera di iniziativa popolare promossa dal blog Cartellopoli, comitati di quartiere e altre associazioni. Per tre weekend consecutivi, i nostri volontari del blog, insieme a quelli di Cartellopoli e a qualche forumista di Skyscrapercity, hanno raccolto firme a Villa Pamphili, ascoltando e recependo la rabbia della gente verso un fenomeno di cui tutti hanno, letteralmente, le palle piene. Nei confronti di questo problema abbiamo visto un consenso unanime e assolutamente trasversale. Gente che, spontaneamente, dopo aver visto le foto dello scempio, si avvicinava al tavolino chiedendoci di poter firmare. Abbiamo raccolto testimonianze di persone che quotidianamente assillano i vigili chiedendo la rimozione degli impianti abusivi, di gente che vorrebbe legare la sommità del cartellone al proprio suv e poi dare gas per poterlo sradicare dal terreno. Gente che prospetta di trasformare i cartelloni in una lunga teoria di torce ardenti, simbolo della rabbia del popolo romano che si ribella ai barbari invasori e dell'anarchia che governa stati d'animo ormai esasperati. Chi non si è fermato a firmare (e, credetemi, sono stati davvero in pochi) non lo ha fatto per diversi motivi. Da chi non crede che le firme possano servire a qualcosa ai disillusi totali. Ma tutti hano convenuto con noi: i cartelloni sono orrendi, pericolosi e Roma è l'unica città in Europa stuprata da una simile barbara, selvatica forma di pubblicità. Un consiglio al Sindaco: non sottovaluti la rabbia della gente. Di esasperati, di gente con gli occhi iniettati di sangue, ne abbiamo visti parecchi. In tre weekend abbiamo raccolto quasi 1000 firme. Nonostante la pioggia. E nonostante i vigili, come sempre inflessibili e ben disposti a rompere i coglioni alla brava gente. Ma pazienza. Il traguardo ormai è vicino. Se la delibera arriverà in discussione si giocherà a carte scoperte, e chi voterà a favore dei cartellonari resterà col cerino acceso in mano.
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