Insomma, eccoci di nuovo qua. Paint It Black torna di nuovo online dopo qualche mese di pausa di riflessione. Cosa è successo? Niente, la vita reale ha preso il sopravvento, il lavoro, l’estate, la pigrizia, le solite cose. Poi dopo l’estate ho fatto un viaggio molto interessato a Londra, poi è arrivato l’inverno, le feste, ed ora eccoci qua.
Loki ♥
Nel frattempo cosa è successo? Non molto, ma qualcosa sì. Tanto per cominciare a luglio abbiamo adottato un canetto dal canile, quindi ora in famiglia siamo in tre. Loki è un cane adorabile, dolcissimo, molto affettuoso, tutti lo adorano. La sua presenza e le sue necessità hanno diminuito il già poco tempo libero che avevamo prima, ma ne abbiamo guadagnato in felicità, senza dubbio. Sta con noi solo da qualche mese ma non so come potevamo dirci veramente felici senza di lui, abbiamo completamente perso la testa. Se volete vedere qualche altra sua foto, il mio profilo Instagram ne è pieno.
La mia "palette".
Online continuo a collaborare con il progetto bellissimo che è Cosebelle Magazine, con la rubrica settimanale Geek Pulse insieme ad Angelica, dove vi proponiamo le cose più belle e interessanti trovate in giro per la rete e non solo; da qualche mese scrivo anche una rubrica dedicata ai tatuaggi, che si chiama Sottopelle. È il mio piccolo orgoglio, i tatuaggi sono una mia grande passione (indovinate cosa sono andata a fare a Londra?) e poterne scrivere è sempre un piacere. Mi piace scrivere di artisti ma anche di simboli e significati. Un paio di assaggi degli articoli pubblicati:
La passione per i tatuaggi è una di quelle cose che può capire a fondo soltanto chi ce l’ha – questa è una condizione che vale più o meno per tutte le passioni, anche se, a dire il vero, le altre passioni solitamente sono meno definitive, meno “irreversibili”.
Di alcune passioni con il passare del tempo ci si può stancare e si può smettere. Anche con i tatuaggi si può smettere, figuriamoci, ma liberarsi dei tatuaggi è molto più impegnativo e costoso del disfarsi di una collezione di aeroplanini in miniatura o dello smettere di lavorare a maglia. La verità è che normalmente chi ha la passione dei tatuaggi non si pone il problema di smettere (fino a che non è finito lo spazio a disposizione), men che meno di “liberarsene”. Semplicemente non è un’opzione.
Valerie Vargas a vederla sembra una ragazza normalissima. Scozzese, sulla trentina, pallida, corporatura morbida, mai un filo di trucco. La magia sta tutta nelle sue mani, quelle mani piccole il cui dorso è ricoperto da due rose tradizionali. La sua magia è il suo stile inconfondibile. Sebbene il suo stile figurativo possa essere definito molto genericamente “tradizionale”, in realtà non lo è. Lo stile di Valerie Vargas riprende elementi di alcuni artisti del passato (Chris Conn tra tutti), lo rielabora e lo fa suo. Il suo tratto è unico, le sue donne sono riconoscibili tra mille.
(Sottopelle, part III dedicato a Valerie Vargas)
Life is made of difficult decisions. (Il muro di birre al I'm Texas Angus)
Poi, qua a casa ci siamo appassionati alla birra: ora il nostro passatempo preferito è assaggiare e degustare le birre artigianali più diverse, partecipando a serate e degustazioni, andando alla ricerca di locali e birrerie ben fornite, e proprio in onore della birra l’altra metà della casa ha messo su un blog dedicato, che si chiama Beerscape. Se vi interessa l’argomento ma non sapete da dove cominciare, è un ottimo punto di partenza, perché noi facciamo quello che dovreste fare anche voi: beviamo e assaggiamo per imparare a bere meglio e gustare meglio.
Continuo a spulciare siti di arredamenti, cucinare e a portare avanti progettini DIY in casa, presto continueranno gli aggiornamenti da questo punto di vista, insieme a qualche articolo magari un po’ fuori tema ma che può essere comunque interessante da leggere. Insomma, scusate la latitanza, non succederà più.