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Riquelme Re della Copa  supera Palermo nel Boca

Creato il 15 marzo 2013 da Mbrignolo

Riquelme Re della Copa  supera Palermo nel BocaPERSONAGGI (Buenos Aires). Gli anni passano, ma Juan Romàn Riquelme rimane sempre il fenomeno di una volta. Esordiente col Boca Juniors nel 1996, a distanza di 17 anni torna padrone della Bombonera, diventando il miglior marcatore di sempre in maglia Xeneizes in Copa Libertadores. Giunge in cima grazie al rigore rifilato al Nacional di Montevideo nella sfida valida per il girone 1 di Copa, che ha regalato anche la vittoria di misura agli uomini di Carlos Bianchi. Entra nella storia sempre grazie al suo favoloso piede destro, su rigore questa volta, che lo ha accompagnato lungo una carriera che gli avrebbe potuto dare sicuramente più soddisfazioni delle poche ricevute. Il palmarès de El Mudo parla molto chiaro: un oro a Pechino nel 2008 e due argenti, rispettivamente in Copa America e Confederations Cup. Pochi trofei, enorme talento.
Spodestato dal trono il connazionale Martin Palermo, il miglior marcatore di sempre dalle parti di Buenos Aires, il quale ha messo assieme 250 reti con la maglia del Boca. Palermo, ritiratosi nel 2011, oggi si gode la panchina del Godoy Cruz, ed è curioso come entrambi siano passati dal terreno del Madrigal di Villarreal nella loro lunga carriera calcistica. In particolare per Juan Romàn quella spagnola è stata una delle avventure extracontinentali più positive, in cui ha avuto i migliori riconoscimenti internazionali. Il Riquelme del 2003, in coppia con Diego Forlan e Juan Pablo Sorin, con a referto 15 gol e 11 assist stagionali, è la fotografia di un talento a targhe alterne, che ha vissuto grandi alti e bassi in carriera. In particolare, nel 2003 è stato eletto dal giornale Marca come “giocatore più artistico” della Liga Spagnola, e nello stesso anno finì tra i candidati al Fifa World Player. Le tensioni con Pellegrini lo hanno sbalzato per un paio di anni da una parte all’altra dell’Atlantico, finchè nel 2007 si è trasferito definitivamente in Argentina, guadagnandosi anche l’ultima chiamata per una coppa con la sua nazionale, che poi avrebbe lasciato nel 2009 con l’arrivo di Maradona. Oggi il fenomeno di San Fernando si gode finalmente un’importante record che lo legherà per molto tempo alla stessa maglia che lo accolse tra le sue braccia fin dai suoi primi passi da calciatore e che lo accompagnerà all’uscio di una carriera da artista del calcio.


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