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Il tempo è sempre più spesso un argomento discusso nella vita di tutti i giorni e così, indirettamente, si finisce per parlare anche di clima.
Ognuno di noi percepisce con maggior evidenza i cambiamenti ambientali rispetto agli anni passati.
Sicuramente sono facilitati i buoni osservatori e coloro i quali vivono più a contatto con la natura ma se nella frenetica vita di tutti i giorni, si trova il tempo di riflettere, è facile rendersi conto che il nostro pianeta sta cambiando.
Piante e animali ne risentono e vivono le stagioni, se così ancora le vogliamo chiamare, in modo caotico: ora, in pieno inverno, quando le temperature dovrebbero essere più rigide ed i raggi del Sole più deboli, basta una bella giornata di ciel sereno per avvertire un calore primaverile e scottature da abbronzatura estiva.
Se nel nostro piccolo avvertiamo delle differenze con i ricordi degli anni passati, dall'altra parte gli scienziati della NASA confermano che la tendenza a lungo termine rispecchia senza dubbio un aumento delle temperature globali: il 2012 è stato uno degli anni più caldi, il nono dal 1880.
Con eccezione del 1998, i nove anni più caldi si sono tutti concentrati dal 2000 ad oggi, con il 2005 e 2010 in testa.
Il NASA Goddard Institute for Space Studies (GISS) di New York che controlla le temperature della superficie terrestre in modo continuativo, ha rilasciato martedì scorso un'analisi aggiornata che mette a confronto le temperature del 2012 con la media globale del 20° secolo.
La temperatura media del 2012 è stata di circa 14,6° Celsius, con un aumento della temperatura media globale di 0,8° Celsius dal 1880.
Gli scienziati sottolineano che nei modelli climatici, le oscillazioni della temperatura media di anno in anno sono sempre presenti ma il continuo aumento dei gas serra nell'atmosfera terrestre garantisce a lungo termine un aumento delle temperature globali. Ogni anno successivo non sarà necessariamente più caldo rispetto all'anno precedente ma, in base all'andamento dei gas serra, gli scienziati si aspettano che ogni decade successiva più calda della precedente.
"Un anno caldo in più non è di per se significativo", dice il climatologo del GISS Gavin Schmidt, "l'importante è che questo ultimo decennio è più caldo degli ultimi dieci anni e quel decennio è stato a sua volta più caldo del decennio precedente. Il pianeta si sta riscaldando. Il motivo è che si sta riscaldando perchè stiamo pompando crescenti quantità di anidride carbonica in atmosfera".
L'anidride carbonica è un gas serra naturale che intrappola il calore ed ha un ruolo rilevante nel controllo del clima terrestre ma in buona parte è dovuto anche all'attività dell'uomo.
Nel 1880 il livello di anidride carbonica nell'atmosfera era di circa 285 parti per milione, nel 1960 la concentrazione era di circa 315 parti per milione ed oggi supera le 390 parti per milione.
Le analisi delle temperature prodotte dal GISS sono basate sui dati meteo provenienti da oltre 1000 stazioni meteorologiche di tutto il mondo, dalle osservazioni satellitari della temperatura dei mari e dalle misurazioni delle stazioni di ricerca in Antartide.