Magazine

Riscopriamo lo spirito di Lepanto

Creato il 07 ottobre 2011 da Dailyblog.it @daily_blog

Di Federico Catani il 7 ottobre | ore 08 : 29 AM


Sono trascorsi 440 anni da quel fatidico 7 ottobre 1571, quando le armate cristiane sconfissero la flotta turca a Lepanto. Potrà sembrare assurdo ai più, ma quella battaglia, che cambiò la storia d’Europa, è oggi quanto mai attuale.
Senza voler passare per razzista, xenofobo, islamofobo e quant’altro, vorrei ricordare con immenso orgoglio questa data, perché grazie alla vittoria dei nostri antenati cristiani ci siamo risparmiati la tirannia islamica, che ci avrebbe fatto sprofondare in un lungo inverno, fatto di umiliazione e sottomissione. Non è da nostalgici commemorare una battaglia come quella di Lepanto e non significa essere fuori dal tempo il voler rispolverare lo spirito di crociata che animò i combattenti del 1571. Certo, oggi non c’è bisogno di guerreggiare con le armi, salvo casi eccezionali. Ma è assolutamente necessario lottare attraverso le idee, la cultura e la politica.
Dopo l’11 settembre 2001 la minaccia islamica, specialmente quella terroristica dei kamikaze, è riemersa prepotentemente e l’Occidente ha il diritto e il dovere di fronteggiarla e respingerla. Purtroppo oggi l’Europa, che la studiosa Bat Ye’Or, ripresa da Oriana Fallaci, ha ribattezzato Eurabia, è intorpidita, non vede pericoli e crede di risolvere ogni questione con la tolleranza, l’accoglienza e il buonismo politicamente corretto. Anzi, si prostra ai successori degli antichi invasori e rinnega il suo passato e le sue radici, per le quali prova una profonda vergogna. L’emarginazione del cristianesimo dalla vita pubblica e la proliferazione di moschee ne sono un chiaro esempio. Al fondamentalismo islamico non risponde contrapponendo la fede cristiana, bensì sposando il relativismo, il nichilismo e il più sfrenato laicismo. Aborto, eutanasia, contraccezione, divorzio, matrimonio omosessuale sono gli strumenti attraverso i quali il mondo occidentale ha scavato la sua fossa. Il drammatico calo demografico che i Paesi europei stanno vivendo è indice di una civiltà che va in rovina perché non crede più in se stessa, inebriata dall’individualismo e dall’edonismo. E, mentre l’Europa è stordita e drogata, i musulmani ci invadono pacificamente e crescono sempre di più. Essi infatti hanno fede, sono spiritualmente forti e, nonostante non lo ammettano pubblicamente, seguono il vecchio sogno di conquistare le nostre terre per convertirle alla loro religione. Con la politica dei piccoli passi, tentano di perseguire l’ambizioso obiettivo di un califfato europeo. Noi continuiamo a non crederci, ma presto, tra non molti anni, se non si prenderanno provvedimenti adeguati, ce ne accorgeremo. Come disse qualcuno, grazie alla nostra democrazia ci domineranno.
A questo punto si dirà: che fare? Non possiamo mica riprendere in mano la spada e la croce e ricominciare a far la guerra! Certamente no. La spada per il momento lasciamola nel fodero. Ma almeno tiriamo fuori la croce. A Lepanto la flotta cristiana, organizzata da un papa santo, Pio V, vinse per intervento della Madonna, pregata con il Rosario. Lo stesso accadde nel 1683 a Vienna, come riconobbe l’allora pontefice Innocenzo XI, beatificato. La Chiesa di oggi cosa dice a tal proposito? Crede ancora che la Vergine aiutò l’Europa contro l’islam? Oppure pensa che nel corso dei secoli la Madre di Dio sia diventata ecumenica e irenista? Se così fosse, dovrebbe contraddire il suo passato. Non è allora il caso di ripensare le odierne relazioni con la religione di Maometto, mettendo da parte l’atteggiamento troppo remissivo e pavido? Se il grande pericolo del XX secolo è stato il comunismo, la minaccia più grave del nostro secolo è l’islamismo. Non sarebbe profetico denunciarlo urbi et orbi e trovare i mezzi per farlo retrocedere? In tutti i tempi e soprattutto oggi, le terze vie sono illusorie e perdenti. Occorre fare una scelta di campo. O il cristianesimo e l’Occidente, oppure l’islam. Tertium non datur.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :