Ciao a tutti voi carissimissssssssssimissssssssssssssimi amici miei…!!!
Come procede questo vostro giovedì???
State tutti bene???
Spero di sì e lo spero tanto, ma tanto, MA TANTO…!!!
Io sto bene, grazie!!!
Oggi vi voglio raccontare una storielle che mi è stata ispirata dalla lettura di un brano contenuto nel libro “Tutti i racconti” di Raymond Carver.
Il brano in questione si intitola “A proposito di riscrittura”.
In questo brano, che fu inserito come Postfazione a “Fuochi”, il Grandissimo Autore Americano parla, per l’appunto, di riscrittura e più precisamente di cosa voglia dire per lui riprendere in mano un proprio testo.
Carver dice, o meglio scrive, che per lui la prima stesura di un racconto è la fase più difficile; fase che preluderà poi al piacere di lavorare sul proprio testo, anche a più riprese.
Questo lavoro di rielaborazione e revisione continua viene fatto dopo che il racconto è stato lasciato a “riposare” per un po’.
Ed in questo Carver si sintonizza, per così dire, sulla stessa lunghezza d’onda della persona, un redattore di una rivista universitaria di argomento giuridico, che disse, come ho già raccontato qualche tempo (anno???) fa, al mio carissimo amico Bruno, collaboratore della stessa rivista, quando scriveva i propri articoli da consegnare alla rivista in questione, di scrivere la prima stesura del suo articolo e poi di “lasciarlo lì”.
Di dimenticarsene proprio per un certo tempo, in modo che questo, l’articolo cioè (!!!), “raffreddasse” e che lui, Bruno, lo potesse poi vedere con un occhio diverso nel momento in cui l’avesse ripreso in mano per rivederlo e stenderlo nella sua versione definitiva.
Un articolo di una rivista, sia essa giuridica o meno poco conta, offre però meno opportunità di rielaborazione di un racconto.
Infatti una volta che questo viene pubblicato sulla rivista il capitolo si chiude.
Sì, è vero!!!
L’autore potrà magari riprenderlo per lavorarci un po’ su in seguito e modificarlo per includerlo in un proprio lavoro privato però, generalmente, un articolo non ha così tante occasioni di essere “rimasticato” come un racconto.
A questo punto vi devo fare una confessione…
Io non ho mai amato troppo rivedere i miei racconti.
Sono sempre stato un tipo da “Buona la prima!!!”
Questo perchè mi è sempre sembrato, rivedendo e modificando i miei scritti, di “tradire” l’ispirazione di partenza; quella, cioè, da cui i racconti erano nati.
Aggiungete a questo fatto il particolare che io, solitamente, scrivo direttamente al computer, archiviando poi i miei scritti nel disco fisso del computer stesso, ed avrete il quadro completo della mia personalità di scrittore.
Personalità che, però, ultimamente sta mutando.
Infatti, riscoprendo il piacere di scrivere la versione iniziale dei miei racconti a mano, sto cominciando ad assaporare il “Piacere della Revisione”.
Tanto per fare un esempio concreto…
Ultimamente mi sono messo a scrivere un nuovo racconto, intitolato “La scoperta del tradimento”.
Inizialmente volevo stenderlo completamente a mano e quindi partire con il lavoro di copiatura al computer.
Invece dopo pochi minuti (un’ora o forse neanche!!!) che avevo terminato la scrittura della prima parte del racconto mi è venuta l’idea di effettuare una pubblicazione di prova su uno dei miei blog di Blogspot, quello che solitamente uso per le “Promozioni Librarie“.
E così ho dato il via ad un “Racconto a puntate“.
Ebbene…
Forse non ci crederete ma, solo riscrivendo il testo, copiandolo dalla versione manoscritta a quella da blog, il racconto è cambiato; non radicalmente ma è cambiato!!!
Una limatura qua, il cambio di un termine che non mi sconfinferava troppo là, la sistemazione di un periodo che non mi pareva filasse bene ed ecco spuntare una “Release 1.1″, per dirla con una terminologia informatica, del racconto da poco concepito.
A questa ne è seguita una nuova al momento di riscrivere il manoscritto.
Infatti dopo la stesura per il blog ho deciso di riscrivere il manoscritto così da avere sottomano la versione “effettiva” quando lo riprenderò, magari già stasera, per continuarlo.
E mentre stavo copiando il racconto a penna…
Sorpresa!!! Sorpresa!!! Sorpresa!!!
Qualcosa non quadrava nemmeno nella nuova versione e quindi eccomi lì a limare nuovamente, cambiando anche il testo presente sul blog per farlo coincidere con il manoscritto.
Insomma…
Nell’arco di poco più di un’ora il racconto è già stato modificato due volte…!!!
Immaginate un po’ quando lo riprenderò per dargli la sua vesta definitiva, quella per la pubblicazione, da solo o in raccolta sarà una cosa che deciderò in futuro…!!!
Eh già!!!
La riscrittura è “una brutta bestia”…!!!
Se la rifuggi ti ignora ma se appena appena cominci a “frequentarla” non ti molla più!!! ^____^
Bene…!!!
Ed anche per oggi siamo ormai giunti al termine…
Solo qualche ultimo istante per permettermi di ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che, da moltissimo tempo ormai (!!!), continuate a dedicarmi e per potervi dare l’appuntamento alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^_______^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^_______^
Per ora vi saluto augurandovi uno splendido pomeriggio, una altrettanto splendida serata, una serena notte ed uno scoppiettante venerdì…!!! ^_______^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimisssssssssssimissssssssssssssssimi amici miei…!!! ^________^
Riccardo