> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="200" width="600" alt="Riscrivere (ancora) i supereroi DC: luniverso First Wave >> LoSpazioBianco" class="aligncenter size-full wp-image-55532" />
La linea First Wave, ennesimo mondo alternativo dello straripante universo DC, è stata varata nel 2010 dallo speciale Batman/Doc Savage (Bao Publishin), che fa da prologo a questa prima miniserie dedicata a tale nuova dimensione.
Fortissimamente voluta dallo scrittore Brian Azzarello, sceneggiatore alle redini anche del volume a cui poc’anzi abbiamo accennato (in Italia sempre per Bao), questa miniserie vede protagonisti tre personaggi fra loro molto diversi, sia caratterialmente che come storia editoriale.
Batman è dei tre il più famoso: gotico, oscuro, con origini sofferte e tutto il peso del mondo sulle spalle.
Doc Savage è ciò che ogni uomo vorrebbe essere: un eroe vero e puro, senza zone d’ombra.
Spirit è scanzonato, una creatura tornata dall’inferno col sorriso sulle labbra, diversa perché creata dal più grande di tutti, quel Will Eisner che ha fatto la storia della Nona Arte.
E ad Azzarello interessavano soprattutto loro: i personaggi.
Lo scrittore originario di Cleveland dimostra di aver fatto i compiti a casa: la caratterizzazione dei protagonisti è studiata alla perfezione. Ed ecco che abbiamo il Batman degli esordi, già parzialmente consapevole dell’impossibilità della sua missione e ancora in cerca di partner a cui affiancarsi. Una ricerca lunga, travagliata e tutto sommato infruttuosa, visto che anche il Batman dell’universo reale (concetto, bisogna dirlo, abbastanza vago in casa DC), pur creando una notevole rete di rapporti e amicizie, che ha la sua punta nei vari Robin succedutisi nel corso degli anni, è sempre e comunque un eroe solitario e impuro, un gargoyle spaventoso. Qui Azzarello lo ritrae ancora speranzoso e giovane, e con in più l’uso delle armi, cesura importantissima che lo differenzia dal Batman che siamo abituati a conoscere, che ripudia le armi da fuoco.
Nel tratteggiare Spirit,
Anche per ritrarre Doc Savage, storico personaggio nato nella prima metà degli anni Trenta, Azzarello guarda alla sua versione originale, quella cucitagli addosso dal sua creatore Lester Dent, che spesso lo definì “un incrocio tra Sherlock Holmes, Tarzan, Craig Kennedy e Abraham Lincoln”. Un eroe poliedrico, capace di muoversi in tutte le situazioni e nelle ambientazioni più disparate.
Ma quello che impressiona, nel lavoro del creatore di 100 Bullets, è il lodevole utilizzo dei comprimari di questi tre pezzi da novanta: per Batman c’è un Alfred sagace e pungente come al solito, anche lui agli inizi della sua missione di maggiordomo del Cavaliere Oscuro, ancora impegnato a convincere definitivamente il suo padrone a farsi aiutare; per Spirit c’è l’immancabile commissario Dolan, amico-nemico storico, uomo ambiguo ma pur sempre suocero dello stesso Spirit, sempre al confine tra alleato e antagonista, in questo volume in gran forma, vero e proprio motore dell’incontro tra il Doc e Spirit. Per Doc Savage c’è tutto il cast di aiutanti al completo: Ham, Monk, Renny, Long Tom e Littlejohn, tutti perfettamente inseriti nel congegno pensato da Azzarello.
Azzarello cala personaggi molto ben tratteggiati in una trama tutto sommato semplice ma attraente, molto più vicina ai classici scenari di Doc Savage tutti avventura e intrigo che a quelli di Spirit e Batman, eroi metropolitani per eccellenza, soprattutto a partire dal secondo volume Bao. Lo sceneggiatore, famoso per aver scritto alle volte storie fumose, contorte e poco chiare, stavolta sceglie uno stile e un ritmo più chiari, comprensibili anche a chi non è un conoscitore ferrato di questi eroi. I dialoghi fra i personaggi scorrono bene e strappano più di un sorriso al momento giusto. Forse risultano meno felici personaggi come Colossi, burattino nelle mani di Sunlight, e sua madre, donna rancorosa e sfregiata, che lasciano di se stessi un’immagine sfocata, poco credibile.
La linea Fist Wave prosegue ad oggi con due serie, una dedicata a Doc Savage e una a The Spirit, scritte rispettivamente da Paul Malmont e Mark Schultz e disegnate da Howard Porter e Moritat. Sicuramente la strategia di aver inserito nella prima miniserie un personaggio trainante come Batman avrà dato i suoi frutti, ma la DC sembra avere fiducia nella possibilità che anche questi due personaggi riescano a portare avanti una serie ongoing.
Ai disegni della miniserie troviamo Rags Morales, disegnatore che ormai da anni si mette in luce per il suo lavoro.
In ultima analisi bisogna segnalare la qualità dell’edizione Bao, che seppure di alcuni centimetri più piccola di un normale comic book come formato, ha nella carta di altissima qualità il suo miglior pregio. Anche il rapporto quantità di tavole-prezzo, vero scoglio contro cui alle volte si infrangono pubblicazioni lodevoli, si mantiene in media con quello di case editrici al momento più attrezzate. E bisogna sottolineare ‘al momento’, visto che la Bao in pochi anni ha già fatto molto parlare di sé per le sue iniziative editoriali (non ultima la pubblicazione di Sacro Terrore di Miller) e che punta sicuramente a ingrandire la sua fetta di pubblico e di seguito, anche con pubblicazioni come questi due volumi.
Abbiamo parlato di:
First Wave vol. 1 e 2
Brian Azzarello, Rags Morales
Bao Publishing– 2012
96 pagine, brossurati, colore – 9€ cad.
ISBN 9788865430620 - 9788865431047
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Bao PublishingIn EvidenzaBrian AzzarelloDC ComicsPuoi leggere anche:
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