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La riserva comprende molte altre specie vegetali ed è un grande esempio di biodiversità. La riserva si sviluppa tra i 700 e i 1100 metri di altitudine. Nel 1926 sul fiume Lufira fu costruita una diga che determinò la nascita di un bacino artificiale (oggi Lago di Lufira o Tshangalele) che diventato unaimportante zona di protezione degli uccelli.Secondo le classificazioni del programma Man and Biosphere Programme voluto dall'UNESCO, la riserva comprende un'area centrale (core) di 2800 ettari, considerata riserva integrale, un'area mediana (buffer), di 5100 ettari, dove sono previsti insediamenti umani e protettivi compatibili con il sistema ambiantale e infine un'area marginale (transizione), di 6800 ettari, dove sono contemplate attività economiche più intense.Nella riserva di Lufira vivono circa 15 mila persone che praticano essenzialmente agricoltura, caccia e pesca. Negli ultimi anni l'ambiente è fortemente a rischio a causa del taglio indiscriminato di legna da ardere purtroppo anche nella zona di riserva integrale (core) oltre che per gli incendi finalizzati alla creazione di aree di pascolo.Vai alla pagina di Sancara sulle Riserve della Biosfera in Africa