il coppapasta..homemade!!
..ed ora che non mi consolo guardando una fotografia..mi rendo che il tempo vola e che la vita è poi una sola..cosi cantava Vasco qualche (parecchi) anni fa.la canzone è Stupendo..una delle mie canzoni preferite in assoluto. Voi direte e mo' che c’entra? Niente vi rispondo io..è solo che scorrendo tra le cartelle delle foto mi è venuta in mente la canzone e questa frase..
Io che prima odiavo fotografare le persone (ma che amavo le foto di persone che non conoscevo) poi ad un certo punto mi son resa conto che mi restavano solo le foto di quella persona..io che credevo non fosse possibile dimenticare un dettaglio di un volto mi son dovuta ricredere e ho iniziato ad amare il fatto di fare le foto alle persone..io che non sopporto di farmi fare le foto ma amo guardare com’ero quel giorno..amo le foto non in posa, quelle foto in cui però vieni bene, in cui lo sguardo incrocia quello della macchina fotografica solo furtivamente e per caso..
E beh si cambia..si cambia idea, si cambiano modi di pensare, di vedere le cose, di fare le cose..e finché il cambiamento è in meglio io son felice di cambiare..
E se le foto ci fanno ricordare momenti, volti, situazioni e scoprire cose che in quel momento non eravamo riusciti a cogliere (mai vista la foto di una coppia di amici che dopo qualche mese si mette insieme?), beh ecco attraverso il cibo, i suoi sapori, i suoi odori, i suoi colori..si torna indietro nel tempo, si ricordano situazioni e persone a cui quei sapori son legati..un po' come per la madeleine del piccolo Marcel (Proust) che ricorda la zia che gliela offriva sempre e che lui stava scordando..
Beh ecco io non l’ho scordato nemmeno per un attimo ed era tutto l’inverno che volevo farmi questo risotto ma non l’ho fatto..è dovuta arrivare Annamaria con l’MTC per farmelo fare e per fortuna che il periodo è quello ideale..non è ancora troppo caldo per un bel risotto ed è la stagione dei piselli teneri..quelli buonissimi.
Io beh non ho fatto la versione canonica, quella che la mia Nonna faceva cosi bene..lei che sapeva cucinare poche cose ma quelle poche erano buonissime, lei una comasca trapiantata in un paesino del Molise dopo che la vita l’aveva travolta..lei a cui piaceva tanto ballare, a cui piaceva viaggiare, a cui piaceva farsi i capelli e mettere lo smalto colorato, lei che mi diceva sempre che ero tanto intelligente..chissà cosa mi direbbe adesso..anzi lo so.., lei che ha sofferto tanto, lei che non ho fatto in tempo a capire, ad amare come avrebbe meritato. Ciao Nonna.
ecco il tuo lago!
C’ho pensato a lungo dopo aver scritto questo post se pubblicarlo così com’era..un po' troppo personale mi sembrava..poi però leggendo di nuovo la mail di Alessandra di questo mese ho deciso di pubblicarlo. Il piatto che avevo in mente di fare si è però trasformato causa ingredienti da smaltire e mancanza di altri da non poter comprare..e così è nato questo piatto..al posto del riso uso il miglio, i piselli son affiancati dalle fave..e beh leggete la ricetta!Tovaglioli e piatto R2S
60 gr di miglio decorticato (io uso quello Melandri Gaudenzio)
100 gr di piselli
100 gr di fave fresche dell’orto del mio Papà
parmigiano reggiano da grattugiare sul momento 5 cucchiai
burro q.b.
sale, pepe nero q.b.
pancetta fatta dal mio Papà (e questa non la potete proprio trovare da nessuna parte)
1 cucchiaio di panna fresca o latte
olio evo q.b.
1 cipollotto fresco dell’orto del mio Papà
Lavare accuratamente il miglio in acqua fredda. In un tegame far stufare metà del cipollotto finemente tritato con 1 noce di burro, aggiungere il miglio e farlo tostare.
Coprire con brodo vegetale ( se possibile farlo con le bucce dei piselli) e dopo 5 minuti aggiungere metà dei piselli.
Portate a cottura (totale 20 minuti) e fate asciugare il brodo. La consistenza dovrà essere quella di un bel risotto denso.
Nel mentre preparate la spuma di piselli e parmigiano. Prendete i piselli e lessateli brevemente in acqua bollente salata. Scolateli tenendo da parte un po' di acqua di cottura e fermando la cottura mettendoli a bagnomaria su una ciotola con del ghiaccio (per mantenere un bel colore verde). Quindi frullateli con abbondante parmigiano e un filo d’olio. Frullate per almeno 4 minuti e regolate la densità della crema aggiungendo l’acqua di cottura dei piselli. Aggiustate di sale e pepe e tenete in caldo.
A cottura ultimata spegnete il “risotto” di miglio e piselli e mantecate con una noce di burro e del parmigiano.
Unite qualche dadino di pancetta (e non comprate quella già a dadini..bleah).
Quindi riempite il coppapasta (io me lo son costruito tagliando un pezzo di una bottiglietta d’acqua..) intervallando il “risotto” di miglio e piselli” alle fave che avremo avuto cura di passare brevemente in padella con un filo d’olio, il restante cipollotto tagliato finemente e un dito d’acqua tiepida per circa 10 minuti.
Sollevate il coppapasta dopo un riposo di 5 minuti e dopo aver messo tutto attorno delle quenelle di spuma di piselli e parmigiano.
Completate con un filo d’olio evo a crudo, un giro di pepe nero e qualche fettina di pancetta.
Qualche delucidazione sul miglio: è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle graminacee. E’ molto diffuso in Asia e Africa. Viene usato nell’alimentazione umana dopo la decorticazione, poiché gli strati che costituiscono la parte non commestibile non sono digeribili e sono talmente sottili e coriacei da non consentire la sbramatura come avviene per quasi tutti i cereali.
Cosa importante: il miglio è privo di glutine! Inoltre è uno degli alimenti più ricchi di sostanze minerali tra cui ferro, magnesio, vitamina A e B e lecitina. Il suo alto contenuto di acido salicilico ha un’azione stimolante su capelli, unghie e pelle. In più è facilmente digeribile.
Si può usare per zuppe, minestre, per polpette, ma si può usare anche nei dolci. Non necessita di ammollo preventivo ma basta lavarlo bene prima della cottura e tostarlo leggermente per dividere i chicchi.
Beh che ne dite è ammesso al MTC di questo mese?