Magazine Cucina
A volte ricordo perfettamente i sapori di certi cibi. E impigliato al ricordo del sapore rimane il ricordo del momento, dove come quando con chi. Ero in viaggio per la Thailandia, scalo di sei ore nell'aereoporto di Dubai. Giro per i corridoi scintilllanti, nei bagni enormi e pieni di specchi osservo donne dal profumo meraviglioso spogliarsi di tuniche bianche e apparire bellissime, truccate e ingioiellate, la pelle liscia come seta, sandali d'oro, piedi smaltati, capelli lucidissimi e profumati. Le osservo incantata, voglio essere anche io così. Ad un certo punto, tornata ai nostri posti, affamata e stanca, arrivano le hostess del nostro aereo. Come un plotone scortano un cuoco vestito di bianco con tanto di toque che spinge un carrello d'acciaio fumante. Ci servono in piatti di ceramica candida e posate metalliche lucenti, un riso giallo zafferano con uvette, mandorle e pezzetti di carne arrostita buonissima.
Assaggio ogni singolo bocconcino e poi li unisco. E' una fusione magica di sapori.
Oggi mi andrebbe, più di altri giorni, di essere in viaggio.
Metto due manciate di riso Thaibonnet in acqua, che lo copra di un dito e accendo il fuoco.
Sciolgo due bustine di zafferano in mezzo bicchiere di acqua calda, e lo sbatto con la forchetta. Lecco i rebbi, adoro lo zafferano, il suo profumo e il suo sapore.
Mentre il riso cuoce per assorbimento, in un padellino ceramicato tostano dei semi di girasole, il profumo ne preannuncia il sapore.
Scodello il riso in un piatto largo, aggiungo una manciata di uvetta, e lo zafferano diluito. Giro delicatamente il riso e spargo quattro fiocchetti di burro sulla superficie.
Copro con un canovaccio pulito e dopo qualche minuto impiatto il mio riso cospargendolo di semi di girasole e una macinata di pepe nero.
Ovviamente non ha nulla a che fare con il riso di Dubai...ma è delicato e profumato. Morbido d'uvetta e croccante di semi.
Sogno il viaggio, fuori nevica.