Le risaie, prima di essere la culla dell’alimento principale di oltre la metà della popolazione mondiale, sono una delle dimostrazioni più eloquenti del rapporto tra coltura e cultura: fare spazio a un cereale proveniente dall’estremo oriente, modellare la pianura anno dopo anno, progettare una rete di canali e di fossi e ripartire il terreno in «camere», come se i campi fossero il disegno a cielo aperto della pianta di una casa in costruzione, con le paratie e le chiuse al posto degli usci… Tutto questo richiede l’assunzione di un preciso modo di pensare e di porsi in rapporto alla terra, all’acqua e agli altri, non fosse che per coordinare il momento cruciale in cui il terreno seminato viene ricoperto da un velo e diviene terra d’acqua.
(Enzo Bianchi della Comunità di Bose su LaStampa.it)
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Non vi nascondo -e penso che non sia successo solo a me- che durante l’estate
c’era un pensiero che ogni tanto faceva capolino…
cosa s’inventeranno quelle meravigliose pazzerelle del MT Challenge (??!!?) …
e ancora non ci credo, e sapete perché? Perché dopo aver conosciuto il tema della prossima “sfida” ho capito
di aver perso tante di quelle occasioni fornellose con il riso, preparato sovente e tristemente bianco o in risotto,
cotto in fretta, sbagliando magari la scelta di una varietà piuttosto che un’altra,
e di conseguenza la tecnica di cottura migliore.
Ma grazie ad Annalena il riso non ha quasi più segreti!
Perciò, con fare (stranamente) deciso,ho aperto la dispensa,
dove giaceva dimenticata una confezione di riso basmati prodotto in Italia (!)
ed è iniziata un’esperienza “multisensoriale” …..
va bene su, basta con questi particolari scabrosi:
eccovi ingredienti e procedimento, ma il consiglio
è quello di passare da Acquaviva
per ogni vostro dubbio.
Riso pilaf alla menta
Liberamente tratto da “India in Cucina”
Per 6 persone
350 g di riso basmati
50 g di foglie fresche di menta
50 g di noce di cocco fresca grattugiata
2 peperoncini
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaio di olio e.v.o.
4 cucchiaini di sale
Unire a parte la menta ben lavata, in cocco grattugiato (se si usa quello secco bisogna farlo rinvenire con un po’ d’acqua), i peperoncini privati dei semi e tagliuzzati, i chiodi di garofano e la cannella in polvere e, utilizzando un frullino, ridurre il tutto a una pasta.
Sciacquare il riso sotto l’acqua corrente. In una casseruola a fondo spesso, scaldare l’olio e aggiungere la pasta speziata, cuocendola per qualche minuto, mescolando in continuazione (passaggio molto importante).
Unire il riso, amalgamarlo con un cucchiaio di legno, quindi aggiungere un volume di acqua bollente, pari al doppio di quello del riso, e il sale,come descritto anche, anzi principalmente, da Acquaviva.
Coprire e cuocere per 15-20 minuti, finché tutta l’acqua è stata assorbita. Lasciare coperto fino al momento di servire.
Con questo piatto
partecipo al MTC n. 41
sulle tecniche di cottura del riso
;-)
e
perdonate
le foto
con
lo
smartphone…
tanto non son brava uguale…