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Risoluzione bipartisan Ue sul fronte immigrazione

Creato il 24 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Mozione bipartisan Ue per rivedere le norme che regolano il problema dell'immigrazione, con particolare riferimento alla Bossi-Fini italiana.

Photo credit: European People’s Party – EPP / Flickr / CC BY 2.0.

Nuovo capitolo sul fronte immigrazione. Il parlamento dell’Unione Europea ha infatti approvato una risoluzione bipartisan Ue sui flussi di migranti nel Mediterraneo che chiede di “modificare o rivedere eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare”. “Bisogna fare di più per prevenire stragi come quella di Lampedusa” dice il presidente della Commissione Ue José  Barroso. La richiesta del parlamento europeo, che per l’Italia significa implicitamente una revisione della legge Bossi-Fini, vorrebbe garantire la non punibilità per le persone che hanno prestato assistenza a migranti in difficoltà in mare. La Bossi-Fini, infatti, procede in direzione contraria rispetto alla mozione bipartisan Ue, asserendo che l’obbligo dell’azione penale sia nei confronti di chiunque contribuisca in qualsiasi modo nel favorire l’ingresso in Italia di migranti, quindi anche chi si presta a soccorrere eventuali barconi in difficoltà e si sobbarca le operazioni di salvataggio fino a terra. La risoluzione bipartisan Ue spiega anche come la tragedia di Lampedusa debba rappresentare un punto di svolta per l’Europa e che l’unico modo per evitare un’altra tragedia come quella è di adottare un approccio coordinato, basato sulla solidarietà e sulla responsabilità, coadiuvato da strumenti comuni, esortando anche i paesi terzi a rispettare il diritto internazionale per salvare vite in mare. Intanto, dopo la risoluzione bipartisan Ue oggi e domani è previsto un vertice, sempre a livello europeo, in cui si parlerà anche di politiche migratorie.  Al presidente Barroso i capigruppo dei socialdemocratici, liberali, verdi e della sinistra unitaria hanno chiesto una regolamentazione del fenomeno e dei flussi a livello europeo. In particolare Hannes Swoboda, leader dei Socialisti e Democratici, ha lamentato che “rinviare al giugno 2014 il dibattito sull’immigrazione è una vergogna”, facendo riferimento alle conclusioni del vertice Ue che rimandano al prossimo anno le misure da prendere in sede comunitari. Il fronte immigrazione si sposta quindi “politicamente” in Europa e lo fa con una risoluzione bipartisan Ue. Dopo le accuse di ignavia e di non interventismo del massimo organismo europeo, la Commissione, la politica si muove per stabilire linee guida di intervento comuni e cercare di ovviare alle tragedie del mare, fenomeno ormai cronico e tangibile anche nel sentire dei paesi che non si affacciano sul Mediterraneo.


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