Il week end appena passato è stato molto inteso, è iniziato venerdì con la fine del mio corso di assaggiatore di olio extravergine di oliva e finito ieri con la mia partecipazione da allieva al corso di Sabrina sui cupcake, corso interamente pratico (magnifico e finalmente direi!!!) dove mi sono divertita moltissimo (mi sono rincuorata del fatto che la maggior parte delle cose le sapevo, ma sicuramente ho imparato molto di più nella preparazione di questi deliziosi dolcetti). Il corso di assaggiatore dell'olio extravergine di oliva è terminato con le prove di assaggio, la prima è stata gustativa con l'assaggio dell'amaro (un pregio dell'olio ottenuto da olive ancora verdi), non avei mai pensato esistessero tanti gradi di amaro, poi le le prove olfattive di alcuni difetti dell'olio, si proprio così, anche qui a me si è aperto un mondo totalmente nuovo, non ho mai saputo che il nostro naso potesse avere così grandi potenzialità!! Dopo aver odorato alcuni di questi difetti mi sentivo quasi "ubriaca", come se avessi bevuto un bicchiere di vino a stomaco vuoto...5 minuti vicino alla finestra...inspirare aria alla bocca e far fuoriuscire l'aria dal naso mi hanno rimesso a posto per proseguire le prove (so toste eh!!) diciamo pure che se si è raffreddati o ansiosi o non concentrati difficilmente si riesce a riconoscere questi difetti che sono la morchia (tipico difetto degli oli conservati male), l'avvinato, odore che ricorda quello del vino e dell'aceto (anche questo difetto è dovuto a cattiva conservazione delle olive che diventano parzialmente fermentate) e il rancido, quando cioè subisce un processo ossidativo a causa del prolungato contatto con l'aria, la luce ed il calore. Più sotto invece inserisco alcune foto del corso sui cupcake di Sabrina, dove, insieme alle altre allieve, abbiamo messo le mani in pasta per oltre 3 ore e il tempo è volato via come fosse appena 1 ora, ho così potuto colmare alcune lacune che avevo su questo argomento e mi sono divertita da mattiiiiiiiiiiiiiiiiiii (le foto sono un pò scure sia causa il maltempo che c'era ieri e, di conseguenza, la non buona illuminazione in generale che c'era per fotografare. La ricetta di oggi è un risotto al melograno preparato secondo tutti i criteri per poter essere mangiato da chi soffre di intolleranza al nichel.
ingredienti per 2 persone: 160 gr di riso arborio LA PILA succo di limone POLENGHI LAS 4 cucchiai di olio al limone 1 melagrano 2 cucchiai gomasio il gomasio è un prodotto utilizzato nella cucina asiatica e composto da sale marino integrale e semi di sesamo biologici tritati e entrambi tostati, a volte arricchito con alghe. Nella cucina giapponese è utilizzato talvolta sul riso lessato o sugli onigiri. Riducendo il sale possiamo così sapori prima impercettibili. pepe rosa I GUSTI VEGETALI bottarga di tonno LA RIUNIONE (la bottarga per gli intolleranti al nichel è permessa ma con utilizzo limitato) * casseruola a 2 manici linea Onice DOMO **k. bowl cm 24 linea Napoli SATURNIA In una casseruola a 2 manici ho versato l’olio al limone, ho aggiunto il riso e fatto tostare per qualche minuto, quindi ho aggiunto dell'acqua e il gomasio e ho portato a cottura il riso. Ho sgranato il melagrano, con metà ne ho ricavato il succo, poi filtrato, ho unito il succo di mezzo limone e l’ho aggiunto, poco prima della fine della cottura, al risotto. Ho distribuito il risotto nel piatto, ho aggiunto la bottarga di tonno e il pepe rosa.
con questa ricetta partecipo al contest di nonnapaperina.it
ed ecco qualche foto del corso di eri sui cupcake, insegnante Sabrina, i corsi iniziano con l'assaggio di dolci preparati da Sabrina con un buon tè, ieri 2 tipi di plum cake, al cioccolato e alla zucca