Questo piattino assai semplice da realizzare ma parecchio gustoso mi è stato suggerito dalla zia Lella: la quale zia, bontà sua, mi ha pure fornito la materia prima. Tempo fa mi è stato infatto recapitato un sacchettino contenente un bel po' di porcini secchi, gentile omaggio dovuto al fatto che, sostiene la zia, a casa dei miei ve ne è in quantità atta a sfamare il Settimo Granatieri. Insieme ai funghi mi è stata pure fornita apposita ricetta, frutto della sapienza familiare e creata quando i funghi freschi erano un lusso introvabile, che è stata da me eseguita scrupolosamente e che ha portato a risultati grandemente apprezzati dall'amato bene. Ve la suggerisco a mia volta con la raccomandazione di impiegarla anche in caso abbiate ospiti: ci farete eccellente figura e scoprirete che il tempo di preparazione equivale a quello di qualsiasi orrido risotto pronto in busta, ma con bontà incomparabile e spesa assai più contenuta. Con buona pace di chi produce piatti pronti, in certi casi benedizione di chi cucina correndo, ma sempre e comunque maledizione della gastronomia.
Ingredienti per due persone:
due etti scarsi di riso
una manciatona di porcini secchi
una cipolla bianca di media grandezza
un goccio di vino bianco
due cucchiai d'olio d'oliva
un bel pugno di parmigiano
Preparazione:
in primis mettete a mollo i funghi secchi in una ciotola coprendoli con quantità d'acqua pari al doppio del riso che impiegherete e lasciandoli in santa pace per un quarticello d'ora. Nel frattempo portatevi avanti con il lavoro sbucciando e tritando la cipolla. Passato il tempo prescritto vedrete che i porcini si sono ben ammorbiditi e che l'acqua è diventata marroncina: non buttatela, giacché sarà il vostro tocco dello chef, e procedete a strizzare i funghi e a filtrare il liquido con un colino a maglie strette, tenendolo da parte.
In una padella antiaderente provvedete quindi a far imbiondire il trito di cipolla con l'olio a fuoco medio. Fatto ciò, buttateci i porcini e fate insaporire per un minuto o giù di lì rigirando con il cucchiaio di legno: sentirete salire dalla pentola un profumino delizioso, e ciò contribuirà a mettervi di buonumore. Il che, lo converrete, è un buon inizio.
Siete quindi pronti per aggiungere il riso: buttatelo in un sol colpo nel tegame e fatelo tostare a fuoco vivace fino a quando è diventato trasparente, poi sfumate con il goccio di vino bianco. Non appena questo si è assorbito, è arrivato il momento del tocco dello chef: con l'aiuto di un mestolo iniziate ad aggiungere il liquido ricavato dal bagnetto dei funghi, rigirando delicatamente con il cucchiaio di legno il riso che starà cuocendo a fuoco medio. Man mano che viene assorbito, vedrete che la pietanza sta assumendo un bellissimo color camoscio, e che il profumino aumenta sempre più contribuendo a migliorare ulteriormente il vostro umore. Continuate ad aggiungere il liquido fino a cottura completa del riso: nel caso l'acqua aromatizzata si esaurisse prima aggiungetene altra semplice, ma se avete correttamente seguito le proporzioni indicate all'inizio vedrete che sarà sufficiente.
Non appena il risotto è al dente spegnete il fuoco e, a scelta, mantecatelo direttamente in pentola con il parmigiano oppure versatelo in una capace scodella, spolveratelo generosamente di cacio e portatelo in tavola ben fumante.Godetevi quindi l'espressione giuliva dell'amato bene e degli eventuali commensali che si gustano la pietanza, commentando a bocca piena che è una vera bontà.E la prossima volta che andate a far spesa al supermarket correndo al solito come dannati incalzati dal forcone, scoccate un'occhiata di degnazione al risotto pronto in busta e lasciatelo a prender polvere nello scaffale. Zia Lella knows better, e pure voi.
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