Magazine Cucina
Restare sdraiati nel prato con quel venticello sottile che accarezza, il verde acceso dell'erba e il profumo della lavanda in fiore che si mescola con quello della menta che cresce poco distante...ebbene si lo ammetto mi sono addormentata con il libro sul naso senza nemmeno accorgermi, come potevo resistere al desiderio di trasferire il prato nel piatto?
Ingredienti
350 gr riso Carnaroli (Carnaroli Riserva San Massimo) 200 gr piselli mondati (anche surgelati di ottima qualità) 1 cipollotto 100 gr Gorgonzola dop 50 gr burro 50 gr Parmigiano Reggiano foglie di menta fresche fiori di lavanda, pepe bianco
Procedimento
Mettere i piselli, anche surgelati, in un boccale, portare ad ebollizione dell'acqua leggermente salata, versare una parte di acqua bollente sui puselli e ridurre a purea con l'aiuto di un frullatore ad immersione. In una casseruola stufare il cipollotto tritato, in seguito unire il riso e tortare quest'ultimo per almeno 4/5' min. ( la tostatura e' la fase più importante della preparazione del risotto), salare e unire un mestolo di acqua e qualche cucchiaiata di crema di piselli.
Proseguire la cottura unendo man man acqua e crema di piselli. A cottura ultimata, fuori dal fuoco, unire al riso il burro restante, il Parmigiano Reggiano grattugiato, alcune foglie di menta tagliate a striscioline e poco pepe bianco, appena macinato, mantecare e lasciar riposare qualche minuto. Disporre il risotto a specchio nel piatto e disporvi cubi di Gorgonzola dop, fiori di lavanda privati del calice e foglioline tenere di menta fresca.
Ora in questo prato potete affondare la forchetta...
Per questa preparazione ho utilizzato:
Il Riso Carnaroli Superfino della Riserva San Massimo che nasce in una zona fertile e pianeggiante a breve distanza dal terrazzo che domina la Valle del Ticino, a Gropello Cairoli, nella Lomellina in provincia di Pavia. Il processo di produzione del Riso Carnaroli Superfino della Riserva San Massimo, dalla trebbiatura al confezionamento, avviene ancora in modo artigianale e tradizionale. Ciò permette al riso di mantenere integri il sapore, la fragranza e tutte le qualità organolettiche ottenute durante la crescita che avviene in un ambiente naturale e incontaminato dove la conformazione geografica ed ambientale non ha subito i mutamenti portati dall’agricoltura intensiva.
E Gorgonzola dop : formaggio a pasta cruda di colore bianco paglierino, le cui screziature verdi sono dovute al processo di erborinatura, cioè alla formazione di muffe. Le forme vengono marchiate su entrambe le facce piane della forma di gorgonzola, ma il consumatore, all'atto dell'acquisto, potrà avere la garanzia dell'autenticità dal marchio stampato sullo sfondo della stagnola che avvolge il formaggio, concesso esclusivamente alle aziende autorizzate dal Consorzio Tutela Gorgonzola dop.